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La Lega fa quadrato sull'addio di Lo Monte, Francilia: “Un caso di nomadismo politico”

Il commissario provinciale commenta la decisione dell'onorevole di passare al gruppo misto con il responsabile Enti locali, Fabio Cantarella: “Per un parlamentare che se ne va decine di amministratori entrano”. A Messina oltre la nomina di Calabrò, la sezione è composta Munafò a Barcellona, Andaloro a Milazzo e Bruguglia a Spadafora

E' alzata di scudi dalla Lega siciliana contro il deputato Carmelo Lo Monte che due giorni fa ha lasciato il gruppo del Carroccio alla Camera per passare a quello Misto. Lo Monte è stato il primo deputato a scendere dal carro del vincitore nel momento in cui la Lega è passata all'opposizione.

Per Matteo Francilia, commissario provinciale della Lega a Messina: "L'onorevole Lo Monte è ormai una caso conclamato di nomadismo politico ma ciò che è veramente ridicolo e lunare è l'accusa di antimeridionalismo a Matteo Salvini, a Stefano Candiani e a tutta la Lega. Contro il Sud ci sono solo i comportamenti di un ceto politico che pur di preservare potere e rendite di posizione sacrifica gli interessi e i bisogni dei cittadini e Lo Monte lo incarna perfettamente".

"Per un parlamentare che se ne va per tenersi stretta la sua poltrona, decine di amministratori locali siciliani perbene stanno entrando in Lega. Per noi gli ideali, a Nord come a Sud, vengono prima dei posti" commenta Fabio Cantarella, responsabile Enti locali della Lega in Sicilia.

“I rapporti con Lo Monte erano un po' freddi da tempo - spiega a Messinatoday Fabio Cantarella - Lui si era già escluso da questo perchè negli ultimi tempi non ha condiviso alcuni momenti del partito e soprattutto perchè quando c'è il commissio regionale Candiani, da oltre un anno, si è puntato a rinnovare la classe dirigente. Così nel partito non è stato più Lo Monte il punto di riferimento - com era in passato quando c'era Attaguile - ma il sindaco di Furci, Matteo Francilia, giovanissimo amministratore che non ha mai fatto il parlamentare”

Tutta la dirigenza siciliana fa poi quadrato intorno a Matteo Salvini e al commissario regionale Candiani. "Gli attacchi a Salvini e Candiani sono squallidi e ingenerosi - dicono - In poco tempo il nostro commissario regionale ha strutturato il partito e dato spazio al merito, alla competenza e al rinnovamento. E l'impegno di Matteo Salvini ha raccolto grandi consensi sia tra i militanti che tra i siciliani, che nelle urne hanno premiato la Lega facendola passare dal 5% delle politiche all'oltre 20% delle elezioni europee".

Intanto dopo le nomine dei direttivo regionale e dei commissari provinciali arrivano anche le prime sezioni e i nuovi commissari comunali. 

A Messina oltre la nomina di Vincenzo Calabrò, la sezione è composta Natale Munafò a Barcellona Pozzo di Gotto, Alessio Andaloro a Milazzo e Pietro Bruguglia a Spadafora.

“Stiamo puntando tanto sul rinnovo del partito in Sicila - continua Cantarella - e forse per questo Lo Monte si è sentito in affanno, in difficoltà. Ma rinnovare era inevitali. Li scegliamo con requisiti ben precisi: devono essere onesti, non trasformisti, e affidabili ne senso che devono condividere gli obiettivi del partito. E i ruoli li attribuiamo non a chi vuole rigenerarsi ma perchè crede nelle nostre idee. Da Messina al nostro fianco ci cono oltre venti amministratori”.

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