rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Guerra senza fine col consiglio, Pd: “Il sindaco faccia i nomi”. De Luca: “Cominciassero a guardare casa propria”

Botta e risposta dopo l'attacco per le dichiarazioni rese ieri in occasione della presentazione della relazione del terzo anno di attività mentre il Gruppo “Rispetto Messina” chiede l'intervento della prefetta. E sulle dimissioni anticipate e commissariamento...

“Alcuni consiglieri comunali gli chiedono qualcosa in cambio? Faccia i nomi”:

Non hanno dovuto attendere a lungo i consiglieri del Pd Gaetano Gennaro, Antonella Russo, Claudio Cardile, Alessandro Russo e Felice Calabrò che hanno commentato le dichiarazioni del sindaco rese ieri in occasione della presentazione della relazione del terzo anno di attività.

“Cominciassero a guardare casa propria”, è stata la replica del sindaco che stamani ha rincarato la dose. “I pidioti non hanno da dirmi cosa devo fare, perchè io lo so. Vorrei dirgli di smetterla di mistificare”, ha detto De Luca precisando che “non tutti i pidioti sono uguali, tanto è vero che io dichiaro con una parte del Pd”, ha detto citando Antonio Auditore ed Anthony Barbagallo con il quale è previsto un incontro nei prossimi giorni.

Poi, ribadendo la volontà di tornare a votare a giugno: “La città non subisce un anno di commissariamento. Non sparate caz…ate. Se io mi dimetto nei termini di legge – ha chiarito -  il che significa che a marzo non solo più sindaco, viene nominato un commissario e si vota quando votano gli altri comuni, fra fine maggio e giugno. Quindi quanto dura il commissariamento? Un mese, perchè un mese e mezzo o due di campagna elettorale comunque ci sarebbero stati, anche se si andava ad elezioni naturali. E quindi, due mesi prima si possono fare solo atti di ordinaria amministrazione”.

Sugli attacchi del sindaco al Consiglio Comunale anche il gruppo di Iniziativa Civica "Rispetto Messina", polemico anche con le dichiarazioni del vicesindaco Carlotta Previti.

“Si evidenza un disegno, sempre più chiaro, che tende alla "delegittimazione" del ruolo dell'organismo consiliare – scrive Rispetto Messina-   In tale disegno va ad inserirsi anche la minacciosa ed azzardata richiesta di scioglimento del Consiglio Comunale, da parte della vice-sindaco (che ultimamente sta assumendo la veste di "delfina") fatta nell'ambito di una serie di dichiarazioni che denotano una forma mentis particolare caratterizzante diversi componenti della Giunta De Luca”.

Secondo il Gruppo, il dato politico più grave “deriva dalla dichiarazione del sindaco De Luca che afferma di aver deciso da tempo di non voler più partecipare ai lavori del Consiglio Comunale perché lo considera una perdita di tempo ed un fastidio, disattendendo così ad un suo precipuo dovere".

“Ma di fronte a tale visione distorta desta preoccupazione – conclude Rispetto Messina, rivolgendosi al prefetto - che non ci sia stato alcun intervento da parte di chi rappresenta a livello territoriale il Governo, non in termini politici ma in termini istituzionali”.

E al prefetto chiedono di intervenire per censurare ufficialmente atteggiamenti e comportamenti del sindaco che sono stati oggetto anche di denunce da parte di parlamentari e soggetti politici, e di avviare una attività ispettiva per verificare se venga assicurato, senza condizionamenti di varia tipologia, il regolare funzionamento dell'Ente locale Comune di Messina, ed in particolare se venga assicurato il riconoscimento ed il rispetto dei vari ruoli e soggetti istituzionali che insieme concorrono a costituire l'Amministrazione comunale.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Guerra senza fine col consiglio, Pd: “Il sindaco faccia i nomi”. De Luca: “Cominciassero a guardare casa propria”

MessinaToday è in caricamento