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Aperti i confronti di Sicilia Vera: "A fine mese l'emergenza rifiuti esploderà"

A Taormina il movimento fondato da Cateno De Luca ha acceso i riflettori sulle questioni più urgenti dell'isola: dalla gestione dell'indifferenziata all'acqua passando per l'energia. E sulla candidatura del sindaco di Messina alle prossime regionali il vicepresidente dell'Ars Di Mauro e il sottosegretario Cinquestelle Cancelleri hanno detto...

"A fine mese la situazione sui rifiuti esploderà": la crisi della gestione dell'immondizia è stato il tema caldo del primo giorno di incontri a Taormina di Sicilia Vera, il movimento fondato dal sindaco Cateno De Luca. “Energia, acqua e rifiuti: la Sicilia bella addormentata nel bosco?” nel confronto moderato dal giornalista Mario Barresi. 

Il sindaco di Taormina Mario Bolognari ha salutato così i presenti: "Tra istituzioni ai diversi livelli noi dobbiamo collaborare sempre e non sempre a livelli superiori troviamo collaborazione, il Comune di Taormina ha dichiarato dissesto economico a luglio e pensate che ha il reddito pro capite più alto del Mezzogiorno, questo la dice lunga sullo stato normativo che dobbiamo affrontare". Giuseppe Lombardo, presidente federale di Sicilia Vera: "Oggi si può fare un'analisi di tutti i problemi che non sono stati affrontati negli ultimi 20 anni in Sicilia altrimenti non ci sarebbero stati questi incontri; abbiamo uomini e donne, abbiamo un progetto e abbiamo anche le soluzioni, abbiamo dimostrato sul campo di essere all'altezza per liberare questa terra dalla malapolitica". 

Il dirigente della Città Metropolitana di Messina Salvo Puccio ha fatto una panoramica sugli argomenti all'ordine del giorno: "Ci vorrebbero mesi per parlare dei problemi della Sicilia, la burocrazia ogni giorno perde pezzi e risorse e non riesce ad affrontare le nuove sfide in una Regione che dovrebbe essere moderna, l'assessorato regionale su Energia e Rifiuti manca di personale e dirigenti, va approvato il Pes, anche sugli impianti fotovoltaici si è perso l'interesse, oggi il costo dei pannelli è così basso che è ripartita la corsa ai terreni ma sarebbe un consumo del suolo che non darebbe l'energia dal fotovoltaico sperato, abbiamo una crisi idrica senza precedenti, abbiamo perdite del 50% in ogni città e non abbiamo l'affidamento ai gestori, possiamo stabilire tutti i soldi del recovery che vogliamo ma se poi non abbiamo i gestori non andiamo da nessuna parte, la stessa legge di riordino non credo possa incidere, Catania senza autorizzazioni è senza impianti. Rifiuti. "Siamo sempre all'emergenza - ha proseguito Puccio - si stanno andando a saturare tutti i siti di stoccaggio per l'indifferenziata, grazie ai Comuni la raccolta differenziata è cresciuta, questo meccanismo perverso di andare a rincorrere le discariche ci porterà a non avere più posti dove trasferire i rifiuti e questo favorisce i privati". 

Il vicepresidente dell'assemblea regionale Roberto Di Mauro, segretario regionale del movimento per la Nuova Autonomia, è stato particolarmente secco sui disservizi che nelle prossime settimane si andranno ad affrontare: "Il 3 novembre scade il progetto di finanza sui termoutilizzatori, sui rifiuti piani o non piani qui ci sarà a brevissimo una difficoltà seria di conferimento, è mancata la programmazione sugli impianti, prima o poi saremo costretti a portare i rifiuti fuori Sicilia, si è perso tempo, le discariche non sono una soluzione ottimale e porteranno un danno all'ambiente, a fine ottobre la situazione esploderà, i due impianti previsti dal governo potrebbero essere una risposta in attesa che i Comuni possano consorziarsi secondo le linee del governo nazionale".

Il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, esponente Cinquestelle ed ex candidato alla presidenza della Regione: "Musumeci non ha fatto nulla sulla programmazione dei rifiuti, abbiamo perso tempo rincorrendo soluzioni fantasiose, mentre poi parlava di costruire impianti in effetti si chiudevano come a Enna, l'impianto del calatino è andato distrutto per un incendio, oggi scopriamo con il nuovo termine termoutilizzatore di risolvere tutto ma ci sono città inondate di sacchetti di indifferenziata che non possono essere bruciati, servono quindi Centri di compostaggio, impianti anche piccoli e diffusi ma paghiamo a caro prezzo la mancata programmazione, non finirò mai di ringraziare i sindaci per quanto fatto sulla differenziata, i costi a carico dei cittadini non sono scesi, cerchiamo di seguire invece una strada vincente, ci sono già impianti che si potrebbero allestire in maniera capillare attraverso i fondi che la Regione deve mettere in campo e attraverso l'utilizzo di discariche a tempo avere l'ossigeno necessario per concretizzare il programma, questo è l'unico stratagemma che abbiamo, oggi abbiamo strade in Sicilia invase da camion che trasportano immondizia perché una città deve conferire in un'altra città della Sicilia e viceversa ma di cosa parliamo?". Sull'energia Cancelleri ha sottolineato che gli investimenti in Sicilia di Terna non vedono la concertazione con la Regione: "Abbiamo bisogno di mettere pannelli fotovoltaici in casa delle persone ma occorre anche qui un Piano energetico serio e di poter sfruttare le nostre risorse e il nostro sole". Sulla gestione dell'acqua l'esponente del governo Draghi ha proposto persino di pagare la penale a Siciliacque, oggi gestita da privati francesi, di 180 milioni di euro su 23 miliardi di bilancio regionale per avere la libertà di poter fare pagare meno il costo dell'acqua riprendendo la titolarità delle condotte. 

Candidatura De Luca 

Sull'annunciata candidatura di De Luca a presidente della Regione Barresi ha chiesto a Di Mauro quale dialogo il movimento per la Nuova Autonomia può instaurare con l'attuale sindaco di Messina dimissionario a febbraio: "Cateno ha posto questioni corrette sul piano politico, c'è un tavolo di discussione di cui lui può far parte per risolvere i problemi della Sicilia, Cateno ha una pregiudiziale sulla non candidatura di Musumeci ma su questo non c'è ancora nulla di deciso, ogni tanto Cateno deve darsi una regolata, lo invito a darsi una calmata sul piano politico". Cancelleri dei Cinquestelle: "Il dialogo è una forte componente di crescita non solo con il sindaco De Luca ma con tutti per far evolvere la Sicilia, noi stiamo vivendo una grande rivoluzione interna, il presidente Conte avvierà a breve una ristrutturazione del movimento Cinquestelle, questo cambierà il volto al nostro movimento, abbiamo chiesto al partito democratico la cortesia istituzionale di attendere sulle candidature, non sono un punto di riferimento del movimento ma è inutile incontrarsi con De Luca anche perché non potremmo mai prendere una decisione, alle prossime regionali presenteremo una proposta in antitesi all'attuale governo e chi fa parte di questo governo non potrà dialogare con noi, credo che la candidatura di De Luca sia giusta ma la risposta nostra è no in attesa che il movimento si ristrutturi". 

Domani i lavori riprenderanno alle 9,30 sulla "superfetazioni" amministrative e gli squilibri contabili della Regione. Dopo la relazione introduttiva di Gianni Polizzi, presidente Promotergroup SpA., seguiranno gli interventi di Anthony Barbagallo, segretario Regionale Pd Sicilia e di Danilo Lo Giudice, sindaco del comune di Santa Teresa di Riva, deputato regionale e Coordinatore Federale Sicilia Vera. L’incontro sarà moderato da Manlio Viola, direttore Blog Sicilia). Per l’ultimo incontro in programma prevista la partecipazione del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana e segretario regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè e di Davide Faraone, segretario regionale Italia Viva. A introdurre il dibattito lo scrittore e giornalista Pino Aprile. Modererà il vicedirettore di Gazzetta del Sud Lucio D’Amico. Le conclusioni saranno affidate a De Luca. 
 

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