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Percorso ciclistico e contrasto alla criminalità, le due mozioni di M5Stelle approvate in consiglio

Passa la proposta del capogruppo Andrea Argento sulla riconversione della tratta ferroviaria che va dalla "stazione di Camaro" al "curvone Gazzi”. Fusco propone la sicurezza integrata raffonzando la videosorveglianza

Un percorso ciclistico nel tratto della Ferrovia dismessa che va dalla "stazione di Camaro" al "curvone Gazzi”  e la promozione di interventi mirati per prevenire e contrastare la criminalità, all’insegna della “sicurezza integrata”. Sono le due mozioni del M5s approvate ieri in consiglio comunale, la prima con 18 favorevoli, 5 astenuti e 1 contrario e la seconda con 16 favorevoli, 8 astenuti e 1 contrario.

La prima, presentata dal capogruppo Andrea Argento, riguarda la riconversione della tratta ferroviaria per realizzare un percorso ciclistico da inserire nel progetto “Ciclovia Magna Grecia”, già finanziato con 40 milioni di euro annui dal 2019 al 2024.  Oltre agli evidenti benefici per i tanti ciclisti, bikers, cicloturisti e cicloamatori messinesi, la realizzazione di una “greenway” messinese permetterà di contribuire al rilancio delle aree interne suburbane della città e promuovere lo sviluppo del turismo lento e sostenibile, valorizzando la bellezza paesaggistica dello Stretto di Messina e le sue tradizioni. 

La seconda, presentata dal consigliere comunale Giuseppe Fusco, ha invece lo scopo di promuovere la cosiddetta sicurezza integrata, in applicazione al decreto legge n. 14 del 2017, poi convertito nella legge n. 48. Finalità della mozione, frutto del lavoro del gruppo “sicurezza e legalità”, composto da numerosi cittadini e professionisti che danno il loro contributo all'azione politica partecipata del Movimento, è quella di utilizzare la videosorveglianza come mezzo di tutela del decoro urbano e di contrasto concreto alla criminalità, con la revisione dell’apposito regolamento approvato nel 2010.

La mozione prevede inoltre l’utilizzo di uno specifico fondo per assunzioni a tempo determinato nel corpo della polizia municipale, al momento sottodimensionato, e la riduzione delle imposte comunali per tutti i cittadini che si adoperino per installare sistemi di videosorveglianza, in modo da dare un maggiore supporto alla Polizia municipale. L’inserimento di apparecchiature di proprietà di privati nella rete comunale già esistente sarà comunque realizzato nel rispetto della vigente normativa sulla privacy, negando agli stessi privati l’accesso alle immagini, nella disponibilità esclusiva del Comune.

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