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Simbolo “Sud chiama Nord”, la Cassazione da ragione a De Luca

La Corte ha respinto il ricorso presentato dall’ex alleato Dino Giarrusso. “Si conferma che la titolarità è nostra”, afferma Ismaele Lavardera

La Corte di Cassazione, sezione elettorale, ha dato ragione a Cateno De Luca dichiarando respingendo il ricorso presentato da Dino Giarrusso contro il simbolo Sud Chiama Nord 

“Ricordiamo - spiega il presidente di “Sud chiama Nord” Ismaele La Vardera - che con Giarrusso il percorso si è interrotto dopo che lo stesso aveva avanzato pretese lontane dal nostro modo di fare politica, richieste che abbiamo ovviamente respinto. La nostra linea è sempre stata chiara, le candidature devono essere espressione del territorio. Sarà stata questa la molla che ha spinto Giarrusso a presentare il simbolo “Sud chiama nord - Giarrusso” senza avere alcuna titolarità né diritto a farlo? Domanda che sorge spontanea e la cui risposta lasciamo all’elettorato, già una prima e fondamentale risposta è arrivata. Contro tale utilizzo abusivo abbiamo presentato una memoria al Ministero e diffidato Giarrusso all’immediato ritiro del simbolo riservando ogni azione legale a tutela dei diritti del Movimento. Dopo le nostre azioni, il Ministero aveva invitato Giarrusso a modificare il simbolo o a ritirarlo. Cosa che ha fatto presentando però contemporaneamente una opposizione contro di noi per impedirci di partecipare alle elezioni. È stato ribadito – ha concluso Lavardera - che l'unico soggetto legittimato all'utilizzo del contrassegno di Sud chiama Nord è il presidente quale legale rappresentante, ovvero sono io”.

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