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Sondaggio elezioni regionali, De Luca raggiunge il 16% di consenso: "Chi vuole vincere dovrà discutere con noi"

Dopo i rilevamenti del quotidiano La Sicilia che danno in testa il presidente uscente a tre anni e mezzo dall'insediamento, il sindaco della città dello Stretto commenta il risultato. "Da settembre formeremo il nostro esercito. La nostra linea? Fuori tutti con un colpo solo. Si dialoga? Certo"

Musumeci perde consenso ma resta il favorito mentre il centro sinistra si spcca fra Claudio Fava e Giancarlo Cancellieri. Da ago della bilancia fa Cateno De Luca con uno share del 15-16%. Uno scenario, quello prospettato dal sondaggio del quotidiano La Sicilia, che arriva a ridosso della kermesse organizzata dal presidente uscente che sabato ha tracciato con i giornalisti un bilancio del triennio della presidenza della regione. 

"Erano più i presenti in questa riunione che la gente che li seguiva", commenta Cateno De Luca durante una diretta facebook, esprimendo le sue opinioni sul risultato dei rilevamenti del quotidiano. "Un sondaggio arrivato come un colpo di grazia per il governatore uscente perché al di là di come si vogliono leggere i numeri i termini di fiducia e notorietà mettono al secondo posto Cateno De Luca", aggiunge il sindaco della città dello Stretto. 

I votanti hanno ridimensionato il gradimento rispetto a Nello Musumeci "che ha fatto perdere questi voti alla coalizione che lo ha sostenuto", prosegue De Luca, "con la differenza che lui e gli altri schieramenti hanno un esercito, io arrivo al 15-16% senza aver ancora cominciato". Perché è da settembre che il sindaco di Messina ha annunciato di voler cominciare a creare la macchina elettorale. "Secondo quanto emerso dal sondaggio comunque chi vuole vincere deve discutere con noi e chi si allea con noi vince contro qualunque avversario”, stigmatizza. 

Secondo il sondaggio la competizione sarà un "corpo a corpo - prosegue De Luca - come è stato durante le mie elezioni a sindaco, cioè un secondo dopo la presentazione delle liste e la capacità dei candidati di far passare il proprio messaggio si deciderà il presidente". Nonostante il quarto posto nella classifica generale comunque De Luca si dice soddisfatto, soprattutto perché "Musumeci ha perso anche i segretari non lo hanno sostenuto. - spiega ancora - Noi a settembre iniziamo il nostro percorso di organizzazione del nostro esercito. La nostra linea? Fuori tutti con un colpo solo. Si dialoga? Certo". 

Intanto non si placano le polemiche sulla gestione dei rifiuti e sulla pulizia della città. Nel mirino dei sindacati è finito intanto il servizio di spazzamento delle strade. "Uil e Cgil continuano a dire fesserie sulla gestione di Messina Servizi - commenta il sindaco - Questa guerra sui rifiuti la porteremo avanti, abbiamo sfondato il 40% di differenziata, stiamo potenziando Messina Servizi, la prossima settimana se il consiglio approva il piano economico finanziario si completeranno assunzioni e si potenzieranno i servizi e avremo le risorse per un servizio degno di questo nome. Stiamo continuando ad acquistare fototrappole e facendo multe. Non consentiremo a una piccola parte dei messinesi di sporcare il risultato raggiunto. Dateci il tempo di assestarci”. 

E sull'aumento della Tari la responsabilità è del governo centrale. "Lo stato ha cambiato la legge e bisogna mettere all’interno della tassa anche i soldi degli evasori adesso a carico delle amministrazioni comunali. E noi ne abbiamo scovati  8 mila sennò la tari sarebbe aumentata del 25% e non soltanto del 9%", spiega. "Messina non si è mai spazzata. Ve ne siete accorti ora? Servono i dipendenti e i soldi. Io ho trovato i soldi e si faranno le assunzioni”, conclude il primo cittadino. 

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