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Sud chiama Nord debutta alla Camera, De Luca: "La nostra azione dirompente, di buon governo e contro le lobby"

Lo Monte apre la conferenza stampa di presentazione degli eletti al Senato e alla Camera Dafne Musolino e Francesco Gallo. Le rivendicazioni del leader di Sicilia Vera: "Non sono un masaniello, ma un uomo di amministrazione"

"Ci saremmo aspettato maggiore attenzione dalla stampa nazionale". Con queste parole Carmelo Lo Monte ha aperto la conferenza stampa di presentazione degli eletti al senato e alla Camera dei deputati del movimento Sud Chiama Nord che si è svolta oggi nella Sala Stampa della Camera dei deputati.

Sud chiama Nord nel corso della recente tornata elettorale ha registrato un risultato eccezionale ottenendo 1% a livello nazionale che ha consentito l'elezione alla camera di Francesco Gallo, già vicesindaco del comune di Messina, e al Senato di Dafne Musolino, già assessore al comune di Messina, presenti alla conferenza insieme al leader di Sud Chiama Nord Cateno De Luca e il presidente del movimento Ismaele La Vardera.

VIDEO | "Dopo il covid sarà l'era dell'avvelenamento alimentare", De Luca irrompe in Parlamento

"E' il momento di dare seguito al consenso ricevuto radicandosi su tutto il territorio nazionale - ha detto Lo Monte - crediamo a una politica di servizio che risponde al territorio e che parte dal territorio. Noi guardiano al buon governo, quello dei sindaci, spesso abbandonati a se stessi e a tutte quelle persone che vogliono fare riacquistare la voglia di fare politica soprattutto ai giovani".

E sul risultato del partito "che è ruscito da solo ad eleggere un senatore e un deputato" si è soffernato La Vardera che ha chiesto "rispetto" e "attenzione" per quello che ha definito un caso politico nato in Sicilia e destinato a diventare dirompente anche nel resto d'Italia. "Dafne Musolino - ha detto La Vardera - non è stata catapultata come qualcuno a Marsala per essere letta come compagna di Berlusconi. Francesco Gallo è vice sindaco di Messina. Noi abbiamo scelto gente che nel territorio rappresenta qualcosa non per fare un favore a qualcuno. Il nostro progetto ha già otto deputati al parlamento siciliano ed è in linea con il nostro progetto nazionale. Abbiamo fatto un pezzettino di storia che rivendichiamo con orgoglio così come sono sicuro che Musolino e Gallo ci renderanno orgogliosi, attenti alle esigenze del territorio che la politica nazionale ha sempre ignorato. Difenderemo interessi che in questo paese non sono stati tutelati".

E degli interessi tutelati in ambito locale ha parlato la neo senatrice Dafne Musolino ricordando in particolare l'impegno per il risanamento e contro le baraccopoli. "Abbiamo fatto vedere come il nostro consenso, governando, sia cresciuto perchè abbiamo fatto un buon governo. Sembrava che nulla potesse salvare Messina. In tre anni e mezzo abbiamo risolto i nodi fondamentali: il risanamento economico e quello delle baracche".

"Un movimento politico che realizza i sogni", ha definito Gallo il movimento Sud chiama nord. Il primo sogno realizzato? "E' quello di una politica senza compromessi che non scende e a patti con i poteri forti. Essere qui oggi per me dopo 40 anni di politica è la realizzazione di un sogno, che sembrava impossibile e che Cateno De Luca ha saputo realizzare. Il prossimo sogno da realizzare è quello di abbattere le diseguaglianze e fare crescere il Sud".

E di "diseguaglianze" ha parlato anche De Luca, stavolta però sul trattamento riservato dalla stampa che al movimento che non avrebbe riservato lo spazio dovuto.

"Siamo un caso nazionale, abbiamo raggiunto l'uno per cento nazionale, ma tra la stampa blasonata nessuno ne ha parlato". De Luca ha analizzato i dati elettorali definendosi un "guinness dei primati" che "Siamo l'unica forza politica in Italia che è riuscita ad eleggere all'uninominale i propri rappresentanti - ha detto - contro tutto il mondo. La notizia è questa. Qualcuno l'ha data? Quattro scappati di casa che ottengono questo risultato... E allora la domanda? Com'è possibile tutto questo?". La risposta la dà da solo: "C'è un gruppo di uomini e donne che sono stati premiati per il buon governo territoriale perchè noi, a differenza di altri, conosciamo l’amministrazione". Poi la promessa: "La nostra azione sarà dirompente" e l'analisi dell'attuale momento politico tra crisi energetiche, il rischio di avvelenamenti alimentari dopo l'era covid ("saremo costretti a mangiare solo pomodori fatti in provetta") e il ruolo dell'Italia e delle regioni nel contesto europeo. Ma soprattutto il rifiuto dell'etichetta di masaniello: "Mi sono stancato di questo timbro. Io sono un uomo di amministrazione, poi il mio carattere impertinente o irriverente è un'altra storia perchè non accetto che le istituzioni siano piegate alle lobby. Sud chiama Nord - ha concluso De Luca - ha l’opportunità di crescere e diventare una forza politica alternativa. Il 3 dicembre riuniremo tutte quelle forze politiche disposte a portare avanti la strategia che punta al radicamento sul territorio".

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