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Votazione Tari, il Consiglio replica alla giunta: "Delibere inviate sempre all'ultimo"

Il presidente dell'Aula Claudio Cardile risponde alle accuse del vicesindaco Previti e dell'assessore Musolino. Tema caldo il rinvio della trattazione del piano economico dei rifiuti

Resta bollente il tema legato alla votazione del nuovo Piano economico sui rifiuti da cui emergerà la nuova Tari. Dopo la decisione del consiglio comunale di temporeggiare in attesa della maggioranza e della probabile proroga della scadenza da parte del governo, la giunta De Luca aveva attaccato l'Aula per aver sospeso i lavori. Puntuale la replica del presidente Claudio Cardile che punta il dito contro il modus operandi dell'amministrazione comunale nella presentazione delle delibere e respinge ogni accusa.

Gli assessori Previti e Musolino - scrive Cardile -  affermano che il Consiglio Comunale mette in atto “becere manovre politiche” tenendo in ostaggio la città, non considerando, invece, che è l'atteggiamento di questa amministrazione a costringere il civico consesso a dover bere o affogare, considerando che le proposte di delibera vengono sempre mandate all'ultimo momento senza consentire all'aula i dovuti approfondimenti. Questo consiglio comunale non mette in atto alcuna mossa politica “strumentale”, né “vanagloriosa”, tanto meno, alcuno dei suoi componenti ha mai posto in essere comportamenti che abbiano fatto insorgere debiti fuori bilancio o abbiano esposto l'Ente a eventuale danno erariale. Tutt'altro. Con riferimento ai debiti fuori bilancio è bene ricordare alla Città che questo Consiglio Comunale dal suo insediamento a oggi ha già deliberato, per la prima volta nella sua storia, circa 1300 proposte di deliberazioni contenenti oltre 4000 debiti fuori bilancio. Sul rinvio della discussione alla stessa giornata di oggi è necessario evidenziare, inoltre, che quanto determinato è nelle precise prerogative del Consiglio. Il fatto di averla spostata solo di poche ore è la dimostrazione, contrariamente a quanto sostenuto, che il consesso non ha inteso porre in essere alcun intento dilatorio e/o ostruzionistico. Serve ricordare, poi, che rientra nella normale attività dei consiglieri operare tutti gli approfondimenti necessari per deliberare in scienza e coscienza e di conseguenza richiedere maggior tempo per gli approfondimenti del caso. Ciò è ancora più vero nel caso dispecie, considerando che l'amministrazione, come sempre avviene, ha trasmesso l'atto deliberativo sulla tariffa Tari in enorme ritardo in barba al Regolamento di funzionamento del consiglio comunale e al Regolamento di Contabilità, nei quali sono previsti tempi molto più lunghi rispetto a quelli in cui il Consiglio si è trovato per forza di cose a operare. In conclusione, risulta inaccettabile che si addebiti al Consiglio la responsabilità amministrativa e gestionale per le condizioni in cui si trova o si potrà trovare la città e per gli eventuali danni erariali che possano derivare dalla mancata approvazione dell'atto deliberativo in questione. Questa presidenza, come fino ad oggi ha fatto, continuerà anche per il futuro a difendere le prerogative del Consiglio e dei Consiglieri dagli attacchi scomposti e irrituali che perverranno da parte dell'amministrazione".

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