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Piano paesaggistico a rischio per la Valle del Mela, gli ambientalisti a Catalfamo: “Smetta di parlare di inutile allarmismo”

Le associazioni lanciano un appello al presidente Musumeci affinchè intervenga subito sanando il piano sospeso dal Tar. E al deputato di Fratelli d'Italia non le mandano a dire: “Non coglie l'entità della posta in gioco. E' Arpa e Studio Sentieri a certificare livello di inquinamento e malattie”

Un vizio procedurale, una sentenza del Tar di Catania minaccia di annullare definitivamente il Piano paesaggistico a partire dal 27 ottobre. E' allarme fra associazioni e vcomitati ambientalisti della Valle del Mela che lanciano l'appello al presidente della regione Nello Musumeci.

“A tale pericolo - scrivono in una nota gli ambientalisti - il presidente della Regione può porre rimedio sanando o riadottando il Piano, in modo da lasciarne intatte la tutela e la portata”. Lo farà?

Secondo le associazioni arrivano rassicurazioni in tal senso e nei giorni scorsi il deputato di Fratelli d'Italia Antonio Catalfamo la parlato di inutile allarmismo. “Come sempre - ha detto Catalfamo - il nostro territorio è ostaggio delle dichiarazioni sparate nel mucchio da parte degli ambientalisti che spesso fanno terrorismo mediatico per nulla come è già successo in passato.” 

Una frase che però non è andata giù alle associazioni che da anni si battono per la tutela del territorio nelle zone più “calde della Sicilia, come la Valle del Mela. “L'onorevole Catalfamo non trova niente di meglio da fare che lanciare accuse di allarmismo contro imprecisati ‘ambientalisti’, senza cogliere l’entità e la rilevanza della posta in gioco: il degrado delle condizioni socio-sanitarie e la vivibilità del territorio. È forse Arpa Sicilia allarmista nel certificare come la Valle del Mela soffra la peggiore contaminazione da idrocarburi non metanici in Sicilia? - scrivono in una nota congiunta firmata da associazioni e comitati ambientalisti Valle del Mela - Oppure esagera lo Studio Sentieri nell’attestare che il più alto eccesso di nati malformati in Italia affligge il nostro territorio? Cos’altro serve al presidente Musumeci, che, siamo sicuri, comprende e conosce la gravità della situazione sociale e sanitaria, per sanare o ri-adottare correttamente il piano paesaggistico? Perché aspettare l’ultimo giorno, quando nella Valle del Mela sono in tanti che a causa dell’inquinamento ormai i giorni li hanno contati?”.

“Il Piano paesaggistico d’Ambito 9 è la porta sul futuro della Valle del Mela e non solo - si legge in una nota delle associazioni -  È l’opportunità di uno sviluppo libero dai veleni, dal degrado dell’industria pesante e della cementificazione selvaggia. Il piano paesaggistico è lo strumento di programmazione e tutela indispensabile che proietta il territorio verso l’unica soluzione possibile: uno sviluppo equo, sostenibile e armonico alle vocazioni del territorio, senza petrolio e inceneritori. Grazie ad esso le amministrazioni, le associazioni e i cittadini della Valle del Mela, uniti in un movimento forte e determinato, sono riusciti a bloccare l’ennesimo scempio, ovvero il progetto del mega inceneritore di A2A. Però adesso, purtroppo, la Valle del Mela rischia di trovarsi senza il suo scudo più prezioso”.

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