Stipendi e previdenza dei vigili del Fuoco, le proteste non si fermeranno
I sindacati Fp Cgil, Cisl e Uil hanno tirato un bilancio dopo le ultime manifestazioni, dal governo nazionale attesi provvedimenti in Finanziaria
Dopo la manifestazione unitaria dei Sindacati Confederali CGIL CISL UIL, svoltasi a Piazza Montecitorio, ai sit-in di fronte tutte le Prefetture d’Italia del 15 novembre, al partecipatissimo sciopero nazionale dello scorso 21 novembre, la protesta di questi bistrattati “operatori del soccorso” prosegue per continuare a tenere alta l’attenzione del Governo e della politica sulle gravi problematiche che attanagliano da sempre i lavoratori dei Vigili del Fuoco.
Le vertenze messe in campo sono rivolte al riconoscimento di una reale specificità e alta professionalità dei vigili del Fuoco oltre che ad un consistente potenziamento degli organici, finalizzato a diffondere il servizio sul territorio per la tutela e la sicurezza dei cittadini e degli operatori stessi. Occorre fare in modo che nella prossima Legge di Bilancio l’esecutivo mantenga gli impegni formalizzati negli
emendamenti presentati da tutti gli schieramenti politici, a seguito della protesta unitaria di Fp Cgil, Cisl, Uil, a favore della valorizzazione stipendiale e previdenziale dei VVF e delle tutele assicurative degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali degli stessi, facendo in modo che le retribuzioni e le pensioni siano a pari livello di quelle degli altri Corpi dello Stato. E’ tempo di tradurre con fatti concreti le promesse formulate dal Governo e dalla politica circa le legittime rivendicazioni che questa categoria di lavoratori reclama ormai da troppo tempo. Per questi motivi i Vigili del Fuoco chiedono alla cittadinanza di essere sostenuti nelle loro vertenze per essere messi nelle condizioni di garantire un soccorso tecnico urgente efficiente ed efficace.