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Vitalizi ai parlamentari, Carmelo Briguglio non vuole darci un “taglio”

Il capo della segreteria politica del presidente della regione siciliana, tra gli ex deputati di An, Forza Italia e Lega che hanno presentato istanza di sospensione cautelare per salvare “l'unica fonte di reddito”

C’è anche il capo della segreteria politica del presidente della regione siciliana Nello Musumeci, tra gli ex parlamentari di An, Forza Italia e Lega che hanno presentato istanza di sospensione cautelare del taglio al loro vitalizio, in quanto “unica fonte di reddito”. Chi è? Una vecchia conoscenza della politica in salsa sicula, il messinese Carmelo Briguglio, l’ex assessore al lavoro che sdoganò la formazione professionale in Sicilia. Giornalista professionista con un praticantato svolto al Secolo d’Italia, già addetto stampa della Fiera di Messina, il politico di Forza d’Agrò e dintorni, grande antagonista di Carmelo Lo Monte da Graniti, ha svolto nei passati governi di centrodestra anche il delicato compito di componente del Copasir, l’organismo istituzionale preposto al controllo dell’attività dei servizi segreti in Italia.

Briguglio fa parte ora di una nutrita pattuglia di deputati come Giancarlo Innocenzi Botti, di Forza Italia, Giuseppe Consolo di An, Francesco Maria Mele, il commercialista di An Giuseppe Gallo e il produttore di Frascati, Mario Masini, due legislature dentro il partito di Berlusconi, che chiedono di riprendere il loro sacrosanto vitalizio, che i Grillini, gli stessi che hanno varato il reddito di cittadinanza, hanno chiesto inopinatamente fosse messo in cura dimagrante. Un fantasma, dopo anni di annunci sui tagli del vitalizio, che ora torna a farsi presente con il Coronavirus.  

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