Scuole chiuse ma il 7% si trova in aree non sicure, Messina penultima davanti Bari
Una ricerca di Openpolis pubblicata dall'impresa sociale "Con i bambini" rileva che tra i 15 capoluoghi con più di 200mila abitanti la nostra città è nei bassifondi
Le scuole sono e resteranno chiuse per l'emergenza coronavirus. Sarebbe utile in questi mesi pensare a come renderle più idonee alla sicurezza degli studenti. La ricerca è stata curata e pubblicata da openpolis. Parliamo di quanti edifici scolastici si trovano in aree sicure. E Messina tra i 15 capoluoghi di provincia con più di 200mila residenti è penultima davanti a Bari. L'indagine pubblicata dall'impresa sociale "Con i bambini" si basa sui criteri stabiliti dal ministero dell'Istruzione che se presenti portano a definire "non sicura" l'area in cui è situato un edificio scolastico: le caratteristiche sono zone urbane degradate, vicinanza a fonti di inquinamento atmosferico, percorsi di grande traffico o transiti ferroviari. "Un’area non è considerata sicura quando non è recintata - si legge nella ricerca - è tangente a percorsi di grande traffico o a transiti ferroviari, è collocata in una zona urbana degradata, è vicina a strutture industriali a rischio, a preesistenze industriali abbandonate, non ha un accesso dotato di piazzola adeguata". Se a Trieste e Venezia quasi tutte le scuole sono in aree sicure Messina è penultima solo davanti a Bari, terzultima Bologna (strano a dirsi) dietro Napoli, Milano e Genova. A Messina soltanto il 7% delle scuole si trova in aree sicure.
"Di queste 15 grandi città - prosegue la ricerca - solo Trieste, Venezia, Verona e Padova superano la media nazionale del 72% di edifici in aree sicure. Tutte nel nord del paese, anche se osservando il resto della classifica non emerge un divario così netto rispetto al sud. A Palermo e Catania, ad esempio, sono rispettivamente il 70% e il 54% delle scuole ad essere situate in zone sicure, mentre a Milano e Bologna il 28% e il 17%".
