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Bellezze del territorio

Dall’Agrifoglio al Lago Biviere: vivere i Nebrodi attraverso tre meravigliosi sentieri

Itinerari da sogno tutti da scoprire

Messina e la sua provincia sono ricche di paesaggi, scorci naturalistici e mete da favola in cui il tempo sembra essersi fermato. Dalle cascate alle riserve naturali senza dimenticare le Isole Eolie e gli innumerevoli scenari che il territorio offre, oggi il nostro viaggio prosegue alla scoperta del Parco dei Nebrodi  con alcuni degli itinerari escursionistici che questo angolo di paradiso offre.
 
Abbiamo l’Agrifoglio con partenza da Militello Rosmarino. Da Fontanazze si prosegue attraversando le contrade di Agrifoglio,Faitedda e Palettone, fino ad arrivare al meravigliso Lago Maulazzo ad Alcara Li Fusi. Percorso che consente in diversi punti di contemplare le bellezze del Parco dai monti al mare, immersi in un ambiente naturale  costituito da querceti, coltivi, prati, faggeta, agrifoglio e zone umide.

Bosco Mangalaviti e Serra del Re. Partenza da Galati Mamertino o Longi. L’itinerario si caratterizza per la presenza di fauna ,vegetazione e corsi d’acqua.  “Si tratta di un facile percorso ad anello - si legge nel sito ufficiale del Parco- lungo il quale sono state individuate le specie botaniche e faunistiche più rappresentative del territorio del parco.

C’è da annoverare il Lago Biviere, che rientra nel comune di Cesarò. Questo ha una superficie di circa 18 ettari. Spicca in Sicilia  tra i luoghi di maggiore volore naturalistico per il suo popolamento vegetale e animale. Altra particolarità è l’insorgenza di un fenomeno naturale che riguarda i mesi estivi quando grazie alla fioritura della microalga Euglena sanguinea le sue acque diventano rosse.  “La strada aggira una zona umida nelle immediate vicinanze del Biviere e prosegue in salita, addentrandosi nella faggeta di Scavioli. Il bosco, in alcuni tratti, è più fitto; in altri, aperto in ampie radure, ove fanno la loro comparsa l'Agrifoglio, isolati cespugli di Tasso, grandi esemplari di Melo selvatico e di Perastro, Rovo, Biancospino, Rosa canina. Successivamente, ci si addentra nel magnifico Bosco di Mangalaviti, costituito da imponenti faggete ad alto fusto di grande valore naturalistico e paesaggistico, con ampi punti panoramici che si affacciano sulla Vallata del Rosmarino, sulle Rocche del Crasto e sul Mar Tirreno, punteggiato dalle isole eoliane”, si legge ancora nella presentazione ufficiale del sito del Parco.
 

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