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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Storie di donne

Da Santa Eustochia alla cannoniera del popolo, le donne messinesi che hanno segnato la storia

Viaggio a ritroso nel tempo per conoscere le eroine dello Stretto

L’8 marzo si celebra la Giornata internazionale della donna  per non dimenticare i traguardi  che le donne hanno raggiunto in ambito sociale, politico ed economico anche se ancora oggi sono oggetto di numerose discriminazioni. La prima Giornata nazionale della donna  risale al 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti ed è nata su iniziativa del Partito socialista americano, in memoria di uno sciopero di migliaia di donne che chiedevano migliori condizioni di lavoro in fabbrica. In Italia la festa arrivò per la prima volta l’8 marzo nel 1914. Ma quali sono le donne messinesi che hanno lasciato un segno nella storia?

Partiamo da Dina e Clarenza leggendarie eroine che nel 1282 difesero la città dall’assalto delle truppe di Carlo I d’Angiò. In quella notte di agosto gli angioini cercarono di entrare in città, ma c’erano le donne a sorvegliare le mura esterne. E quando le due donne in questione si accorsero che stavano arrivando le truppe nemiche avvertirono soldati, uomini e donne del pericolo attraverso il suono delle campane. Le due figure simbolo dell’amore per Messina sono rappresentate infatti nel campanile del Duomo di Messina. 

Qualcuno conosce invece Nina da Messina? Anche se le notizie arrivate fino a noi sono poche  probabilmente visse  tra il XII e il XIII secolo, secondo antiche fonti si tratterebbe della prima poetessa italiana. Lei durante la vita scrisse poesie per il suo amato Dante Da Maiano.

Sant' Eustochia (Smeralda) Calafato nacque a Messina nel 1434 e precisamente all’Annunziata. Nota per la sua bellezza era la figlia di Bernardo Cofino. C’è chi addirittura dice che fu la modella del suo coetaneo Antonello da Messina per dipingere la celebre “Annunziata”. Dopo la morte del suo futuro sposo decise di dedicarsi a Dio, definita da Giovanni Paolo II la “santa in piedi”  sono numerosi i miracoli legati a Sant’Eustochia canonizzata l’11 giugno 1988. Guarì dalla peste che colpì la città nel 1478-79 e curò le sue consorelle. Riuscì a salvare Messina  nel 1615 quando fu colpita da un terremoto. Un mistero avvolge la santa, ancora oggi le crescono i capelli e le unghie. 

Da non dimenticare, sempre a ritroso nella storia, Rosa Donato nata nel 1808. Nel 1848-49  fu protagonista attiva della  rivoluzione siciliana contro il governo borbonico, prima a Messina e poi a Palermo. Celebre per aver partecipato a numerosi scontri armati con le truppe borboniche venne soprannominata l’“artigliera del popolo” e “cannoniera del popolo”. Nota per aver preso parte anche agli scontri nel quartiere San Francesco.
 

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