La donna nel mondo greco e romano, le libertà
“Semplicemente, non vogliamo essere invisibili. Vogliamo essere normali e non essere sottomesse, vogliamo poter decidere e anche fare errori, vogliamo esistere” Sono le parole di una giovane iraniana e testimoniano che ancora per la donna, in molte parti del mondo, non esiste “parità di genere”, e nemmeno quello che viene definito come “equilibrio di genere”.
A Taormina in questi giorni si tiene la tredicesima edizione del Taobuk che ieri ha visto protagoniste tre scrittrici: la francese Annie Ernaux, premio Nobel 2022 per la letteratura, la statunitense Joyce Carol Oates e l’iraniana Azar Nafisi, che insieme hanno dibattuto il tema delle libertà , libertà che nei loro romanzi viene rivendicata da donne piene di coraggio e di forza: da Occidente a Oriente un percorso caratterizzato da eccessi e persecuzioni. Giorno 6 dicembre presso l’Associazione “Amici dello Jaci” (via Università 2) è stato trattato il tema del ruolo della donna nella storia antica, nel mondo greco e romano.
Le relatrici, proff. Paola Colace e Rosy Santoro si sono basate su documenti, testi e hanno evidenziato momenti importantissimi che hanno poi condizionato la storia della donna sia nella cultura greca che in quella romana. Una storia fatta di divisione di ruoli, di differenze di genere e di pregiudizi che sopravvivono a volte nella nostra società.