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Orlandina, Sodini: "Vogliamo andare a Treviso aggressivi e giocare la nostra pallacanestro"

Gara 1 delle finali playoff, valevoli per la promozione in Serie A, si giocherà in terra veneta al PalaVerde martedì 11 alle 21:00

La stagione è pronta a chiudersi, quasi tutti i verdetti sono stati già sentenziati. I giochi non sono ancora fatti solo per la posta più alta in palio: la promozione in Serie A. Orlandina e Treviso sono i duellanti pronti ad inforcare una spada e battersi a duello. Solo una di loro trionferà in una sfida che si preannuncia scoppiettante e pronta a riservare emozioni impareggiabili sia per i tifosi che per gli appassionati neutri. L'Orlandina si presenta al gran finale con cammino impeccabile, sontuoso e senza sbavature. L'ultimo atto non può e non deve essere sbagliato ma, come di consueto in certe occasioni, sarà la gestione dei nervi a fare la differenza.

Gara 1 è alle porte. Martedì 11 alle 21:00 sarà il PalaVerde di Treviso a dare il via alle ostilità. In quel momento parlerà solo il campo, ma fino ad allora le parole e le analisi di coach Sodini in conferenza stampa possono delinearci un quadro ben preciso di cosa possiamo aspettarci: "Sarà l’ultima conferenza stampa per-partita della stagione. È bello farla a giugno, perché vuol dire che siamo ancora qui a giocarcela ed è questa la cosa più importante. Nei giorni scorsi con Treviso - afferma l'allenatore - ci siamo fatti complimenti reciproci, ma credo che siano complimenti assolutamente corretti perché dopo una regular season da 30 partite, 29 nel nostro caso e i playoff è chiaro che le squadre che sono arrivate in fondo sono assolutamente meritevoli di questo palcoscenico. Treviso ha un concetto comune e un concetto differente da noi: quello comune, figlio della provenienza mia e di Menetti dalla serie A, cioè che i telai fisici delle due squadre sono improntati a tendere verso una pallacanestro di livello più alto. La cosa diversa è che la loro parola d’ordine è equilibrio."

Lo stato degli avversari

"Hanno recuperato Logan, il loro go-to-guy nei momenti decisivi, però escluso lui - esamina Sodini - gli altri giocatori sono assolutamente equilibrati. Hanno uno distribuzione delle responsabilità che è decisamente differente dalla nostra; una grande struttura sia offensiva che difensiva. Fanno della consistenza il loro marchio di fabbrica. Nei playoff hanno avuto più difficoltà di noi. Contro Trapani e Treviglio hanno subito qualche battuta d’arresto. Questo sarà un vantaggio per noi? Questo resta un punto interrogativo. Uno dei punti chiave del nostro percorso è che negli ultimi 2-3 mesi abbiamo giocato 3 partite combattute: a Scafati, a Latina e gara 3 a Biella. Tutte le altre partite sono state sempre controllate da parte nostra e c’è il rischio che si crei una difficoltà maggiore a gestire le partite punto a punto."

Le chiavi del match

"Vogliamo andare a Treviso aggressivi, giocare la nostra pallacanestro, giocare sui 28 metri, permettere alla nostra transizione di non far schierare la difesa di Treviso e avere dall’altra parte una cosa che pochi ci riconoscono, ovvero la solidità difensiva, che poi è stata la chiave della crescita dei nostri giocatori. Io sono convinto che i miei giocatori siano tutti consapevoli del ruolo che hanno nella squadra. Le energie fisiche e mentali sono agli sgoccioli, le due squadre avranno la medesima voglia di arrivare in fondo da vincenti. Conta arrivare primi, lo so io e lo sa Menetti. Quello che abbiamo fatto finora - conclude il coach - è stato solo per essere qui adesso. È vero che bisogna giocarle, ma le finali si giocano per vincere."

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