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Orlandina sconfitta da Treviso in gara 2, Sodini: "Vorrei ripartire da una cattiveria differente"

La seconda partita della serie finale ha visto l'ennesima supremazia dei veneti. Il punteggio di 82-56 permette alla compagine di Menetti di giocarsi il primo matchpoint al PalaSikeliArchivi

L'Orlandina vede allontanarsi con estrema velocità la promozione in Serie A. L'ultima parola non è stata ancora scritta ma i passi da gigante di Treviso nelle prime due gare delle finali hanno messo in chiaro le cose. Le sconfitte subite da Capo d'Orlando sono un grande macigno da dover sostenere. Davanti al proprio pubblico servirà una prova impeccabile agli uomini di coach Sodini per rimettersi in carreggiata e aprirsi uno spiraglio, evitando di conclude la missione dei veneti.

Al termine di gara 2, vinta da Treviso per 82-56, l'allenatore dei siciliani ha rilasciato delle dichiarazioni: "Quando c’è una prestazione di questo tipo la responsabilità non può cadere soltanto sui giocatori. Credo che la responsabilità sia mia, di non essere riuscito a trasmettere la difficoltà di una partita come questa e quella di gara 1. Vorrei ripartire da una cattiveria differente da quella che abbiamo avuto oggi, io so che possiamo essere molto più bravi di così, mi dispiace di aver mostrato questa faccia di noi e non voglio far finta che basti cancellarla, perché se non prendiamo l’insegnamento che viene da queste due partite sarà difficile riportare la serie dove vogliamo riportarla. Una finale in cui bisogna vincere tre partite non è per niente chiusa."

"Dobbiamo ricentrarci - continua Sodini - sulle potenzialità espresse nel corso della stagione, perché facendo 18 di valutazione in tre quarti come stasera è difficile competere. Oggi ci sono stati venti minuti di garbage-time. In difesa aprivamo dei crateri dentro l’area, quando una delle chiavi di queste partite era non permettere l’avvicinamento così facile al canestro di Treviso. Io non ho mai dato la partita per persa, il mio carattere è così e sicuramente non dormirò fino a gara 3 perché non sono riuscito a trasmettere la mia aggressività e il fatto che la partita non fosse chiusa, neanche sotto di 20. Oggi c’era la necessità di un passo in avanti di qualcuno dei miei giocatori che non c’è stato, ma avranno un’altra occasione di essere molto più concreti."

"Non posso chiedere - analizza il coach - ad un 18enne di prendersi responsabilità che non dovrebbe avere. Mi prendo la responsabilità di tutto, ma non molleremo. Treviso deve venire a Capo d’Orlando e credo che gara 3 sarà un’altra storia, perché anche noi abbiamo dei grandissimi tifosi. L’impatto con la trasferta trevigiana l’abbiamo patito più del dovuto, anche perché solo tre dei miei giocatori in passato hanno visto un impatto di questo tipo da parte dei tifosi. Per quanto riguarda le condizioni di Triche - conclude Sodini - l’ematoma osseo si riassorbirà nei tre giorni che mancano a gara tre per il recupero completo."

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