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Calcio, il main sponsor Fontalba lascia l'Acr: "Inaccettabile mancato rispetto di tifoseria e città"

L'amministratore unico di Montalbano Acque ha commentato i motivi della rescissione contrattuale con il Messina. Decisivi i risultati in campionato e la gestione societaria

Quando piove sul bagnato non ci sono ombrelli che tengano. L'Acr Messina continua a navigare in acque tempestose e il porto sicuro non si intravede all'orizzonte. Un nuovo capitolo non positivo è da aggiungere alla storia recente della squadra di Serie D. Nel nuovo e rivoluzionato mondo del calcio degli ultimi anni gli introiti stanno alla base di ogni gestione e a tal proposito le entrate pubblicitarie possono fare spesso la differenza, soprattutto se si tratta di una società dove serve programmazione per risalire la china. Il main sponsor Fontalba ha appena ufficializzato la rescissione del contratto con l'Acr, andando a creare l'ennesimo terremoto all'interno del club.

Il motivo principale per cui si è arrivati alla separazione definitiva è da riscontrare al nefasto campionato appena concluso, con più di 17 giornate passate nella zona playout e agli inadempimenti di vario genere, come filtra dall'interno di Fontalba. "Ho maturato a lungo questa scelta- afferma Alessandro Faranda, amministratore unico di Montalbano Acque (Fontalba) - che mi risulta difficile ma improrogabile ho inviato stamane la comunicazione ufficiale di risoluzione dell'accordo che impegnava la mia società in qualità di main sponsor anche per la prossima stagione."

"Andare avanti così - spiega Faranda - non ha senso, abbiamo affrontato, supportato e sopportato un anno difficile, fatto di sconfitte, clamore mediatico, danno all'immagine e un inaccettabile mancato rispetto delle tifoserie e della città, che ha sempre creduto, come me, in questo progetto di rilancio calcistico. Non intendo attendere ancora e sperare l'impossibile né stare a guardare il profondo clima di incertezza che sta vivendo l’Acr, che naviga a vista. Ci sono ingiustificate e reiterate irregolarità nei confronti di maestranze, fornitori, tesserati ed enti federati, ragioni già bastevoli per rescindere il rapporto contrattuale ipso jure."

"Per non parlare - prosegue l'amministratore - dell'ingiustificata smobilitazione dei giocatori più rappresentativi, in assenza di sostituiti con analogo curriculum e dei risultati sconfortanti con conseguenze sulla reputazione delle imprese come Fontalba che hanno investito importanti somme e hanno promosso iniziative non adeguatamente comprese e apprezzate. Infine, "ciliegina sulla torta" la pendenza di procedimenti disciplinari negli enti preposti.  Tengo a sottolineare che, aldilà degli aspetti giuridici e aziendali nutro un sentimento di profonda delusione soprattutto come tifoso e appassionato di pallone, oltreché come cittadino messinese: l'Acr Messina ha vissuto un mare magnum di trasformazioni, perlopiù negativi, dove numerose tempeste hanno lasciato poco spazio al ciel sereno."

"Non escludo - conclude Faranda - ci possa essere in futuro l’occasione di sponsorizzare nuovamente questa o altre squadre purché ci siano interlocutori con idee e strategie più chiare. Naturalmente auguro e spero il meglio per l'Acr Messina in vista del prossimo campionato, intanto torno negli spalti dalla parte dei tifosi".
 

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