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L'Acr si presenta, Paolo Sciotto: "Siamo sicuri di poter fare bene"

L'amministratore delegato è intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo organigramma societario. Tra i presenti anche il direttore sportivo Antonio Obbedio, già in squadra da giocatore tra il '98 e il 2002

Il nuovo Acr Messina prende finalmente forma. Dopo aver ufficializzato il rinnovato organigramma societario, il club del presidente Sciotto ha deciso di presentarsi a piazza e addetti ai lavori. Si riparte, dunque, da una salvezza in Serie D ottenuta nelle battute finali del campionato. L'ambiente messinese merita ben altri palcoscenici, ma ripartire dopo gli ultimi anni davvero complicati non è facile. L'ambizione di ricreare un progetto vincente può fare la differenza in questi casi e la prossima annata ci dirà se le basi poste dalla dirigenza saranno solide per guardare al futuro con maggiore ottimismo e speranza.

Durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo assetto in società, è intervenuto l'amministratore delegato Paolo Sciotto: "Cercheremo di sbagliare meno possibile. Il desiderio da parte nostra, e parlo anche a nome di mio padre e della proprietà, è che sia un rilancio anche familiare. Siamo felici di essere qui e sappiamo che ci saranno momenti in cui si gioirà e momenti di sofferenza, ma con le persone giuste accanto, la tifoseria e la stampa al nostro fianco, siamo sicuri di poter fare bene."

"A nome mio e della mia famiglia chiedo scusa - ribadisce Sciotto - alla città e alla comunità dei tifosi per gli errori commessi, anche se da condividere con chi ha lavorato in società in questi anni. Ma non è più il momento di guardare al passato, vogliamo concentrarci sul presente e sull’immediato futuro. Attorno al Messina c’è sempre grande interesse e non vogliamo più deludere nessuno".

Il significativo intervento di Sciotto ha lasciato, successivamente, spazio ad un altro tema di spicco nella conferenza: il ritorno in altre vesti di Antonio Obbedio. Ex calciatore del Messina, il nuovo direttore sportivo ha commentato il suo nuovo avvicendamento: "Mi fa enormemente piacere essere stato chiamato dalla famiglia Sciotto perché per me Messina non ha categoria. Non è stata una scelta difficile la mia, non ci ho messo tanto, perché tutti sapete l’affetto che provo per questa città. Paolo ha parlato degli errori involontari fatti in questi due anni da parte loro, forse per inesperienza, ma non è né il primo né l’ultimo imprenditore che commette un errore nel calcio. Il lato positivo che va preso è l’amore che hanno per questa maglia e questa città".

"La D è una categoria che i tifosi - continua il ds - non hanno mai accettato e non lo accetto neanche io, ma questo è il campionato in cui siamo e va fatta una squadra per questo campionato. Bisogna calarsi tutti, noi, tifosi e stampa, in questa categoria, per tentare di riaprire un nuovo ciclo rivolto esclusivamente al bene di questi colori. Ho trovato una struttura organizzativa e logistica che negli ultimi anni non avevo neppure sognato."

"Ci sono fondamenta solide per lavorare, e di questo ringrazio i miei compagni di avventura. Ma non mancano, dunque, le basi - conclude Obbedio - per fare qualcosa di importante. Abbiamo bisogno di una mano e dobbiamo “legarci” tutti, ma se si stacca qualcuno rischiamo di fermarci, inutile ricordare il passato ma dobbiamo guardare avanti".
 

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