Eccellenza, la Jonica pareggia contro il Martina e termina la corsa playoff  

L’entusiasmante stagione della Jonica è terminata nella semifinale playoff nazionale. Dopo il 2-1 della partita d’andata a favore del Martina 1947, lo 0-0 del ritorno, al “Comunale” di Bucalo, non è servito ai santateresini per conquistare, davanti ai propri tifosi, la qualificazione in finale. In avvio di partita, i padroni di casa protestano per un dubbio contatto in area ai danni di Micoli, l’arbitro non ravvisa, però, irregolarità e lascia correre. Al 17’ velenosa punizione di Falconieri, Romano si tuffa e devia la sfera. Il successivo angolo dei pugliesi mette i brividi ai giallorossi, che si salvano grazie all’intervento di Savoca nei pressi della linea. Nei restanti minuti del tempo, gli ospiti appiano più vivaci, ma il caldo afoso e l’importanza della posta in palio tengono il match bloccato.

La ripresa si apre con un’opportunità per il Martina: Teijo verticalizza per Falconieri, chiuso dalla pronta uscita bassa del portiere. Sull’altro fronte, sfiora (8’) il palo l’insidiosa conclusione di La Place. La Jonica pigia il piede sull’acceleratore alla ricerca del sospirato vantaggio. Al 24’ ci prova Gallardo dal limite, Maggi respinge il pallone con i pugni, senza correre inutili rischi. Gli attacchi conclusivi dei ragazzi allenati da Michele Campo son orgogliosi, ma privi della necessaria efficacia contro una difesa attenta ed arcigna e, così, il risultato resta immutato fino al triplice fischio.  

Jonica-Martina 0-0
Jonica: Romano, Martino, Savoca, Tabares (40' st Echeverria), Aquino, Giorgetti, Cragnolini (31' st Pappalardo), La Place, Ortiz, Micoli, Gallardo. A disp. Bartolotta, Lanza, Franco, Maccarrone, Santoro, Cicala e De Clò. All. Michele Campo.
Martina: Maggi, Perrini, Cappellari, Mangialardi, Barrera, Aprile, Cerutti, Teijo (44' st Amatulli), Falconieri (27' st Ardino), Petitti (35' st Cannito), Ancora (40' st Picci). A disposizione: Cocozza, Brescia, Fruci, Soldano, Gulic. All. Massimo Pizzulli.
Arbitro: Santinelli di Bergamo (Roperto e Gigliotti di Lamezia Terme).