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Serie C, il bilancio dell’attaccante del Messina Andrea Adorante

“Sono soddisfatto, anche se avrei voluto fare meglio nel girone di ritorno e segnare di più. L’importante è aver raggiunto l’obiettivo di squadra”.

Si può ritenere più che positiva la stagione dell’attaccante Andrea Adorante (classe 2000), che con i suoi centri ha fornito un prezioso contributo alla salvezza del Messina nel campionato di serie C. “Sono soddisfatto, anche se avrei voluto fare meglio nel girone di ritorno e segnare di più – dichiara la punta di proprietà del Parma - L’importante è aver raggiunto l’obiettivo di squadra, quella salvezza per la quale tengo a ringraziare tutti: dal presidente ad ogni singolo collaboratore”. Nove reti in trentatré presenze, capocannoniere del Messina ma, come tu stesso ci suggerisci, nella seconda parte di stagione hai avuto un trend diverso rispetto alla prima. Come hai vissuto questa fase? “Mi sono sempre allenato al massimo e credo di aver meritato lo spazio che mi è stato concesso. Sono giovane ed ambizioso e come tutti vorrei sempre giocare, ma le scelte tecniche vanno accettate e rispettate”.

Un’ambizione che nel prosieguo della carriera ti porterà? “È presto per dirlo, il mio cartellino è di proprietà del Parma e bisognerà capire le loro intenzioni. Indipendentemente dalla società, credo sia normale a ventidue anni aspirare sempre al meglio. Dopo stagioni difficili, sento di aver superato totalmente gli infortuni e, soprattutto, ho bisogno di giocare”. La permanenza dell’Acr è arrivata a coronamento di un’avventura non senza ostacoli. Quanto hanno pesato le scelte della proprietà per il raggiungimento del traguardo? “Il presidente non ha mai mollato un centimetro e ci ha dato fiducia quando nessuno credeva in noi, o comunque davvero in pochi – conclude Adorante -. Il mercato di gennaio è stato il segno tangibile della volontà del club di preservare la categoria”

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