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Sabato, 20 Aprile 2024
Calcio

Serie C, le parole di Federico Piovaccari a conclusione dell’esperienza con il Messina

“Sia il direttore Pitino che il presidente Sciotto, fin da subito, mi hanno sottolineato che puntavano tanto sul mio carattere e sulla mia esperienza”.

Tra coloro che hanno trascinato il Messina alla salvezza nel girone di ritorno del campionato di serie C va annoverato sicuramente l’attaccante Federico Piovaccari, che si è espresso, così, sul periodo vissuto in riva allo Stretto. “Avere una retrocessione sul curriculum non è mai bello sia per un giocatore d’esperienza come me, ma, soprattutto, per i giovani. Questo è un risultato dedicato a tutti perché, da quando sono arrivato io a gennaio abbiamo avuto un ruolino di marcia ed un percorso d’alta classifica”. Sei stato l’uomo individuato, durante il mercato invernale, per far fare il salto di qualità ad un gruppo molto giovane. Quanto è stato importante per te avere la fiducia della società e del presidente? “Sia il direttore Pitino che il presidente, fin da subito, mi hanno sottolineato che puntavano tanto sul mio carattere e sulla mia esperienza. Esordire a Palermo con quel grande secondo tempo ha innescato un susseguirsi di emozioni e fattori che hanno riportato entusiasmo. La dirigenza è stata brava a capire che, nel calcio moderno, carattere, grinta e voglia sono fondamentali. Sono naturalmente contento di aver dato il mio contributo”.

Qual'è il momento più significativo che ti porterai dentro di questa annata difficile per larghi tratti ma con un bellissimo finale? “Sono stati diversi. Il mio esordio a Palermo con il 2-3 sfiorato è stato un ottimo avvio. La vittoria a Bari ci ha dato consapevolezza e ci siamo resi conto di essere forti. Il mio rammarico è di essere mancato per alcune gare a causa del Covid e di aver perso un po’ di condizione fisica. Anche il mio goal nel finale ad Avellino è stato importante. Perdere la quarta gara di fila ci avrebbe portato diversi problemi, ma siamo riusciti ad evitarla”. Oltre alla tua leadership, il Messina aveva bisogno delle tue reti. Quale il più importante in maglia biancoscudata? “Sicuramente quella di Avellino, fondamentale perché ha cambiato un po’ il nostro percorso dopo tre sconfitte consecutive. La realizzazione con il Potenza è stata bella in una partita decisiva per la permanenza”.

La tifoseria ti ha accolto con grande entusiasmo. In una città storicamente legata ai grandi bomber, quanta responsabilità hai sentito di non deludere le aspettative? “Ogni giocatore sa che le attese sono alte quando si approda in grandi piazze calorose ed esigenti. Sapevo di arrivare in una squadra che, nel suo passato, ha avuto grandi bomber e so che non sarebbe stato facile. Penso di aver dato veramente tutto per questa maglia”. A dispetto dell’età, hai dimostrato di avere l’entusiasmo e la voglia di un ragazzo ai primi anni di carriera.  Sogni di siglare il tuo 150 goal indossando ancora la maglia del Messina? “Ho voglia di continuare a giocare e di dimostrare il mio valore. Ad oggi mi sento ancora un calciatore che sta bene fisicamente e vorrei fare ancora un anno ad alti livelli. Di certo non mi voglio fermare a 149 goal e sono pronto a ripartire sul campo”.

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