Una fotografia aggiornata sullo stato di salute del mare della sicilia e sulle prospettive occupazionali del settore pesca
I risultati finali del progetto Knowledge based fishing
Scienza, mondo della ricerca applicata al mare e settore economico-produttivo della pesca della Sicilia hanno collaborato con passione, entusiasmo e spirito di cooperazione per portare a termine il progetto FEAMP ‘Caratterizzazione dell’attività alieutica e delle risorse ittiche nelle acque siciliane per praticare una pesca sostenibile basata sulle conoscenze (knowledge based fishing)’, innovativa iniziativa che ha voluto mettere intorno ad uno stesso tavolo i principali attori e fruitori dell’ecosistema marittimo dell’isola con un preciso ed ambizioso obiettivo: tracciare una rotta di sostenibilità per il prelievo ittico del futuro, salvaguardando le tradizioni e l’economia delle marinerie siciliane. A proporre e realizzare il progetto KBF – knowledge based fishing è stato un team di eccezione ed esperienza nell’ambito della ricerca scientifico-alieutica, con in testa il CNR – Dipartimento Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale in partenariato con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia ed il C.I.R.S.PE. Oggi, dopo mesi di esami dello status di alcuni dei più significativi biotopi marini, di raccolta e analisi dati sulle condizioni di rinnovabilità degli stock ittici siciliani e di condivisione degli stessi con i pescatori e gli operatori della pesca locale, i quali hanno dato un eccezionale contributo fornendo significative e precise informazioni circa la frequenza e la stagionalità delle catture, si è giunti all’elaborazione di un documento conclusivo che costituisce la fotografia più aggiornata sulle condizioni di salute del Mediterraneo della Sicilia. “Oggi possiamo guardare con maggiore fiducia al futuro occupazionale dei pescatori siciliani grazie al prezioso contributo che hanno dato in questo progetto, che prevedeva proprio la fornitura e condivisione di dati essenziali per conoscere approfonditamente quali specie e in quali quantitativi vengono stagionalmente pescate nelle diverse marinerie dell’isola – afferma Gilberto Ferrari, presidente del C.I.R.S.PE. -.
Siamo orgogliosi di aver potuto far dialogare con il progetto knowledge based fishing soggetti che, pur avendo il medesimo obiettivo, ossia assicurare lunga vita al mare, non sempre riescono a sedersi attorno allo stesso tavolo. L’Unione europea ha infatti voluto premiare la bontà dell’iniziativa supportandoci attraverso il fondo FEAMP, e oggi siamo fiduciosi che i risultati ottenuti potranno concretamente accordare le esigenze dei lavoratori della pesca con l’indispensabile attenzione e cura all’ambiente marino. Non può esserci infatti sostenibilità senza una gestione oculata delle risorse biologiche attraverso la conoscenza delle stesse, dinamica che per la pesca della Sicilia si deve tradurre un equilibrio tra le aspettative produttive ed il rispetto dell’ambiente”. I risultati finali del progetto ‘Caratterizzazione dell’attività alieutica e delle risorse ittiche nelle acque siciliane per praticare una pesca sostenibile basata sulle conoscenze (knowledge based fishing)’ saranno illustrati e condivisi pubblicamente nel corso di un workshop e di un successivo seminario che si terranno il 17 novembre a Terme Vigliatore, in provincia di Messina, in via Comunale Aquitta a partire dalle ore 16.30. Parteciperanno Gilberto Ferrari, responsabile nazionale Confcooperative per la pesca e l’acquacoltura e presidente del C.I.R.S.PE., Nino Accetta Presidente Fedagripesca Sicilia, Salvatore Capasso (Direttore Cnr - Dsu), Lorenzo D’Andrea (Analista dati della pesca), Maurizio Percipalle (medico veterinario dell’IZS) e le Autorità marittime locali.