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Il Primo Maggio messinese, le sirene dello Stretto suonano in una giornata particolare VIDEO

Per solidarietà a marittimi e comandanti iniziativa delle navi traghetto sottolineata dalla Uiltrasporti, il pensiero del segretario Cgil Giovanni Mastroeni

Primo maggio molto particolare. Anche a Messina come nel resto del mondo. L'emergenza coronavirus ha sovrastato la Festa del Lavoro. Ma qualcuno ha voluto farsi sentire. A mezzogiorno le navi in porto di tutto il mondo hanno suonato la sirena per solidarietà ai marittimi e ai comandanti aderendo all'iniziativa lanciata dall'armamento mondiale (International Chamber of Shipping) ed europeo (European Community Shipowners' Associations) e dal sindacato internazionale dei marittimi (International Transport Workers' Federation) sollecitando tutte le compagnie di navigazione italiane, affinché i comandanti delle navi ormeggiate o ancorate in rada in tutti i porti del mondo suonino le loro sirene a mezzogiorno della Festa del Lavoro. "In questo difficile  momento anche sullo stretto di messina  si vuole richiamare l'attenzione di governi e opinione pubblica sul settore marittimo e sul difficile frangente occupazionale che vive la “gente di mare” - dichiara il coordinamento marittimo Uiltrasporti Messina - e sugli attuali problemi degli equipaggi a causa dell'emergenza Covid-19 che crea grosse difficoltà organizzative ma anche problematiche occupazionali e salariali per tutto  l’indotto, settore economico strategico per l’area dello stretto e  che devono essere attenzionate dalle Istituzioni nazionali". 

Il pensiero di Giovanni Mastroeni, segretario Cgil Messina: "Questo Primo Maggio cadrà nel contesto di un Paese impegnato a contrastare un'emergenza sanitaria difficile, drammatica e senza precedenti, purtroppo ciò impedirà come ogni anno di essere in piazza per poter celebrare la Festa dei lavoratori dando forza ai temi e alle proposte che il sindacato ha sempre messo al centro nella battaglia per il lavoro, i diritti e la dignità dei lavoratori. Oggi in questa drammatica situazione importante è il lavoro in sicurezza così come previsto nel Protocolli nazionali tra Governo e parti sociali. Bisogna ricordare in questa ricorrenza del Primo Maggio come quest'anno tra qualche settimana festeggeremo il cinquantesimo anniversario dello Statuto dei Lavoratori. Uno strumento, che diede ai lavoratori italiani quella dignità e quei diritti che tutto il mondo ci invidiò. Purtroppo anche quest'anno nella provincia di Messina, questa importante ricorrenza si incrocia con la triste valutazione di festeggiare il lavoro che non c'è. Un livello di disoccupazione altissimo, settori importanti dell'economia in ginocchio e gli effetti della pandemia che peggioreranno in modo grave la già difficile situazione. L'auspicio è quello che la fase 2 al netto di una serie di aspetti che vanno meglio precisati, riesca a dare risposte alle tante criticità della provincia di Messina. La cabina di regia avviata dalla Prefettura di Messina con la presenza degli Enti locali, delle Organizzazioni sindacali e delle Organizzazioni datoriali deve nelle prossime giornate affrontare la difficile situazione messinese, facendo emergere le criticità esistenti. Si tratta a livello più complessivo di mettere in campo tutte le iniziative possibili per realizzare ciò che è previsto nelle misure economiche già varate dal Governo nazionale e quelle che saranno da qui a qualche settimana emanate.

Bisogna sbloccare - continua - con la gradualità delle ripartenze dal 4 maggio il settore dell'edilizia, volano importante dello sviluppo del nostro territorio; una politica di interventi nel settore del turismo nei poli di Taormina e delle Isole Eolie, forti sul piano economico che diano sostegno alle imprese, ai circa 22 mila lavoratori stagionali a cui va garantito il bonus anche nei mesi di aprile e maggio e la cassa integrazione in deroga alla fine della breve attività lavorativa; al settore del commercio, dell'artigianato, con un elenco in cui vanno segnalati i bar, i ristoranti, i lidi balneari, parrucchieri, barbieri, centri estetici e tutte quelle attività che sono oggi in ginocchio e a cui bisogna dare immediate risposte da parte del Governo nazionale di interventi economici a fondo perduto.  L'elenco sarebbe lunghissimo e quello che è necessario oggi è un alto senso dello Stato, una collaborazione fra i diversi livelli istituzionali, un'unità e coesione massima, che possa consentire il superamento del dramma della pandemia in atto e non battaglie politiche fra gli schieramenti che creano fra i cittadini che già sono di per sé spaventati disorientamento verso chi dovrebbe governare e dare risposte per superare i problemi che abbiamo.

La Cgil - conclude Mastroeni - esprime grande solidarietà e vicinanza a tutti i lavoratori che sono stati in prima linea in questa emergenza sanitaria ricordando le tante vittime". "Buon Primo Maggio ricordando come il lavoro deve restare protagonista e come la Cgil condurrà sempre una battaglia con al centro questo".

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