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Anno accademico al via, inaugurazione nel segno dei diritti civili e contro la violenza sulle donne

La giornalista e scrittrice Rula Jabreal e in collegamento dall'Egitto Patrick Zaki sono stati gli ospiti della cerimonia al Polo Papardo. Il ministro della Ricerca Messa ha illustrato gli ultimi interventi governativi per le Università

Si è svolta presso l’Aula Magna “Vittorio Ricevuto” al polo Papardo, la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2021-2022, ospite dell’evento è stata la giornalista e scrittrice Rula Jabreal.

A porgere i saluti istituzionali, quest’anno, la professoressa Maria Cristina Messa, ministro dell’Università e della Ricerca: “Gli Atenei oggi più che mai sono chiamati a far sentire la loro voce che è quella della pace, della libertà, del confronto democratico e della solidarietà. Stiamo monitorando e coordinando tutte le attività che prevedono l’accoglienza e la solidarietà per il popolo ucraino, per il quale abbiamo stanziato 500 mila euro. La nostra è una voce forte che vive della libertà delle idee e del confronto e questo dobbiamo farlo sempre di più”. Il ministro ha poi illustrato lo stato dell’arte delle Università, i provvedimenti che stanno per essere adottati e come influiranno per fare tornare al centro della vita sociale, scienza, ricerca e diffusione della conoscenza”.

A inizio cerimonia, un gradito fuori programma: il collegamento a sorpresa dall’Egitto di Patrick Zaki, lo studente in attesa di processo arrestato il 7 febbraio 2020.”E’ un grande piacere per me – ha detto – poter essere in collegamento con voi”. Nel corso del suo intervento, Patrick ha ringraziato non solo la "su"’ Università di Bologna, ma l’Ateneo di Messina e il rettore per aver voluto la sua partecipazione, seppur virtuale, alla cerimonia. “Purtroppo – ha aggiunto – ci sono altre vicende simili alla mia, che non hanno riscosso lo stesso eco. Si tratta di ragazzi e ragazze incarcerati per aver manifestato la loro libertà di espressione ed aver visto calpestati i loro diritti”.

Subito dopo il RettoreSalvatore Cuzzocrea, ha tracciato un bilancio del suo mandato, non prima di aver rivolto un appello per la Pace ed avere condannato fermamente la guerra e ogni tipo di azione che metta in pericolo la vita delle persone: “Desidero soprattutto ringraziare le donne e gli uomini della nostra comunità accademica e gli studenti per gli sforzi e i sacrifici che hanno dovuto sostenere, per via della fase pandemica apertasi a fine 2019, insieme alla governance d’Ateneo e agli Organi Collegiali che hanno dovuto compiere scelte difficili".

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