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Dalla catastrofe all’ottimismo, il commissario straordinario per l'emergenza Covid spiega i provvedimenti dell'ufficio e come stanno procedendo gli screening. "La zona rossa ha funzionato, ma non dobbiamo abbassare la guardia”. E sul suo futuro da dirigente? “Me lo auguro, non per forza all’Asp di Messina”

La zona rossa ha funzionato ma non bisogna abbassare la guardia. A spiegare l'andamento epidemiologico del coronavirus in città Marzia Furnari, il commissario straordinario per l'emergenza covid, a lavoro da quasi due mesi negli uffici del Dipartimento di Ingegneria del Papardo dove ha sede l'ufficio commissariale.

Fra i nuovi provvedimenti messi a punto dal team Furnari, l'istituzione di una Usca per le Case di Riposo. "I centri per gli anziani sono stati attenzionati per i focolai importanti che si sono verificati al loro interno e che hanno dato vittime - sottolinea a Messina Today - Il team di specialisti ha stilato delle relazioni più o meno positive rispetto a quello che è stato riscontrato. Adesso questa Usca a Messina integrerà al suo interno, oltre ai medici e ai tecnici della prevenzione, anche psicologi per il supporto tanto degli anziani quanto delle famiglie". 

La nomina del commissario ad acta ha cambiato totalmente la gestione dell'epidemia a Messina. "Ma chi era presente prima di me ha lavorato moltissimo con poche risorse e senza l'organico necessario dando delle risposte comunque molto importanti - chiarisce Marzia Furnari - L'emergenza in questa città aveva bisogno di una spinta maggiore ed è chiaro che con la struttura commissariale sono arrivate anche più forze e più operatori. Adesso siamo un esercito che fa fronte a tutti i disagi presentati dalle persone". 

In questi giorni si aspette la conferma che la Sicilia possa passare in zona gialla già dalla prossima settimana. Per Messina, che a gennaio ha vissuto la zona "ultrarossa", l'andamento dei contagi è cambiato. "Ma non è un liberi tutti anzi, voglio raccomandare alle persone di stare ancora attente - ha ribadito Furnari - A gennaio c'era una catastrofe numerica con un indice di positivà che andava oltre il 34% sui tamponi effettuati. La zona rossa ha portato risultati perché il virus è circolato di meno. Finalmente abbiamo siamo scesi al 12% di tamponi positivi su quelli effettuati ma non è ancora un dato felice". 

Occhi puntati adesso sui vaccini che, dal 20 febbraio, cominceranno a essere impartiti agli over 80%. "Nella prima giornata di prenotazioni abbiamo avuto tante richieste e questo è un dato positivo - ha aggiunto Furnari - Recluteremo il personale dalla graduatoria nazionale per coprire tutte le richiste. Intanto stanno per essere completate anche le seconde dosi a chi è stato vaccinato durante la prima fase". 

L'emergenza coronavirus ha fatto emergere delle criticità legate intrinseche all'organizzazione dell'Asp e problematicità legate all'efficace risposta ai bisogni dei cittadini. Sul futuro manageriale dell'azienda messinese Marzia Furnari non si esprime. "Aspiro ad assumere il ruolo di dirigente, ma non per forza a Messina", ha chiosato. 

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