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Venerdì, 19 Aprile 2024

VIDEO | L'usura incide sul 15% del Pil siciliano, dossier della Fisac Cgil

Alla Chiesa Santa Maria Alemanna il convegno della federazione sindacale che ha fatto il punto sul fenomeno cresciuto a causa della chiusura di molti sportelli bancari

La Fisac Cgil in campo contro l’usura e per lo sviluppo e la legalità in Sicilia. Si è parlato di questo nel corso di un convegno organizzato dal sindacato regionale e provinciale del credito della dal titolo “Sviluppo e legalità: la sfida possibile” alla Chiesa Santa Maria Alemanna.  Presentata un’analisi del centro studi della Fisac nazionale , “Lab”, sull’economia legale e illegale in Sicilia. La chiusura di moltissimi sportelli bancari in tutta l'isola sembra direttamente proporzionale all'aumento dell'usura. Tra gli interventi quello del prefetto Cosima Di Stani, del procuratore aggiunto Rosa Raffa, dell'ex presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, del segretario regionale Cgil Alfio Mannino, di esponenti del sindacato, delle associazioni antiracket e antipizzo. 

L’economia sommersa e le attività illegali incidono sul Pil del Sicilia per circa il 15% ( media nazionale l’11,3%). La stima è del centro studi della Fisac nazionale, Lab, "Emerge una regione “uscita male dalla doppia crisi – ha osservato Roberto Errico, ricercatore Lab- che ha perso rispetto a prima del 2008 oltre 20 punti di Pil, più della media dello stesso Mezzogiorno, che ha il record europeo della disoccupazione femminile e una percentuale di Neet che supera la media nazionale” E’ in questa regione che il sindacato del credito della Cgil  vuole dare un contributo per la legalità e lo sviluppo. “Serve l’impegno di tutte le componenti della società”, ha detto il segretario generale della Fisac nazionale, Nino Baseotto. “Il settore finanziario, banche e assicurazioni, ha aggiunto, può essere strategico per la legalità,  mettendo in campo azioni per il contrasto all’usura, la facilitazione dell’accesso al credito per imprese e famiglie, nelle operazioni per la riassegnazione e l’emersione alla legalità di aziende e beni confiscati”. Sono questi gli ambiti in cui la Fisac e la Cgil puntano a realizzare iniziative – ha detto Sante Anastasi, responsabile legalità della Fisac regionale- coinvolgendo le istituzioni e le associazioni antimafia, creando reti itineranti con progetti definiti, a partire da quelli che riguardano la formazione dei lavoratori de credito”. 

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