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Mogol scopre le baraccopoli: "Qui per dare un momento di piacere a chi è in difficoltà"

L'autore ha visitato Fondo Fucile insieme al cantante Gianmarco Carroccia. Alle 18 a Villa Dante lo spettacolo dedicato alle famiglie che per decenni hanno vissuto nel degrado. Palazzo Zanca avvia i progetti d'inclusione

Dopo Mario Biondi, un altro artista di livello nazionale ha visto con i propri occhi lo scempio delle baracche. Giulio Rapetti Mogol ha visitato Fondo Fucile in mattinata, a poche ore dal concerto allo spettacolo che alle 18 di questo pomeriggio dedicherà in esclusiva prorio a chi in quelle favelas ci ha abitato per decenni. Lo farà Iin compagnia del cantante Gianmarco Carroccia, noto per la sua magistrale interpretazione dei pezzi di Lucio Battisti. 

Mogol, omaggiato dal maestro Alex Caminiti di una statua in onore di Santa Cecilia padrona della musica,  non era al corrente dell'esistenza dei tanti quartieri malfamati di Messina e per questo ha deciso di contribuire e lanciare un segnale forte di cultura e solidarietà. "Le baracche raccontano la storia di Messina, mi fa piacere poter dare un momento di spettacolo, l'umanità è molto importante. Suggerirò al sindaco De Luca l'idea di prendere in considerazione la mia idea di nuovi tipi di case 'salva paesaggi'. 

Il noto autore milanese ha inoltre ricevuto dal Conservatorio Corelli una pubblicazione realizzata in occasione dei quarant'anni dell'Istituto. Mogol è stato padrino d'eccezione del progetto pilota “Percorsi nuovi di accompagnamento all’abitare e risanamento urbano”. Messina Social City, insieme ai Servizi Sociali, ha dato il via ai primi 400 tirocini d'inclusione destinati ai ragazzi provenienti dalle baraccopoli e coinvolti in aziende e società partecipate. Un altro passo verso l'integrazione sociale di chi per decenni ha vissuto ai margini. 

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