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Cronaca Bisconte

Occupa da tre anni la casa mentre la proprietaria è in ospedale, Arismè batte cassa e presenta un conto salato

Il ricorso dell'Agenzia per il Risanamento contro la giovane che dal 2020 abita senza diritto nell'appartamento di Bisconte: "Deve pagare i costi dell'affitto". Fallita la mediazione, sarà disposto l'accesso forzato per porre la parola fine a una vicenda assurda

Fallito il tentativo di mediazione, arriva un conto salato da pagare per la giovane che da tre anni occupa abusivamente una casa di Bisconte sfruttando il ricovero in clinica della proprietaria. L'8 gennaio era stato fissato l'incontro tra le parti interessate: l'Agenzia per il Risanamento da un lato e la donna che il 9 agosto 2020 scorso si è introdotta senza alcun diritto nell'abitazione popolare. Quest'ultima non ha mai ritirato la raccomandata con l'avviso di convocazione. Da qui la decisione di Arismè diretta dal presidente Vincenzo La Cava di presentare ricorso al tribunale in qualità di ente che gestisce l'immobile per conto del Comune di Messina. Tramite il legale Maria Grazia Drago,  la società partecipata chiede il rilascio immediato della casa e la condanna dell'occupante al pagamento di un indennizzo per l'illegittimo e abusivo utilizzo. L'importo stimato è di € 3.146,64, ovvero l'affitto pagato dai proprietari negli ultimi tre anni. Nel frattempo il prossimo 15 gennaio si procederà all'accesso forzato all'abitazione in presenza delle forze dell'ordine. 

Bisconte, in dieci occupano abusivamente gli alloggi popolari

Nel ricorso, Arismè sottolinea come la riassegnazione dell’alloggio alla proprietaria "riveste carattere di estrema ed assoluta urgenza". La donna, infatti, il prossimo 17 gennaio lascerà la clinica in cui è ricoverata da tempo, rischiando così di ritrovarsi senza un alloggio. L'Agenzia ricostruisce poi la vicenda, balzata anche agli onori della cronaca nazionale. 

La proprietaria eredita l'immobile nel marzo 2020 in seguito al decesso del padre, pochi mesi dopo è costretta al ricovero in una struttura a causa di gravi patologie. L'abitazione resta quindi vuota e ad agosto dello stesso anno viene occupata senza alcun titolo da una giovane donna che stabilisce dimora, così come accertato dalla polizia municipale intervenuta in sopralluogo dopo la prima denuncia presentata dai legittimi proprietari. Per l'occupante scatta la denuncia in Procura e relativo procedimento penale. Ma la situazione non si sblocca. "La singolarità della triste vicenda - mette nero su bianco Arismè -  peraltro evidenziata anche dalla stampa locale e nazionale  impone una sua celere risoluzione, che preveda il rilascio immediato dell’immobile nella disponibilità della ricorrente, affinché quest’ultima possa a sua volta procedere, stante l’urgenza del caso, alla riassegnazione immediata dell’alloggio nei confronti della sig.ra proprietaria la quale, si ribadisce, a giorni, dovrà essere dimessa dalla struttura di cura ove finora è stata ricoverata".

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