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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Lavinia Marano morta dopo aver partorito, corsa contro il tempo per evitare le prescrizioni

Udienza straordinaria il 15 novembre. Lo ha deciso la Corte d’Appello dove stamani si è aperto il processo di secondo grado dopo la condanna a dicembre di quattro dei dieci sanitari coinvolti

Udienza straordinaria 15 novembre alle 9.30 interamente dedicata al processo per il caso di Lavinia Marano, la 44enne cantante messinese che morì al Policlinico il 23 settembre del 2016 in seguito a grave emorragia post-parto poco dopo aver dato alla luce il piccolo Francesco.

Lo ha deciso la Corte d’Appello dove stamani si è aperto il processo di secondo grado. I giudici della seconda sezione penale aveva citato per oggi i 10 imputati che hanno subito il processo di primo grado, conclusosi a dicembre scorso con la condanna di quattro dei dieci sanitari coinvolti. L'udienza è stata rinviata per un difetto di notifica. La decisione di una udienza straordinaria per provare a scongiurare i tempi di prescrizione.

Una vicenda che ha colpito profondamente la città.

Proprio pochi giorni fa si è svolta in memoria di Lavinia Marano una fiaccolata su iniziativa del comitato Progetto Lavi nato nel 2021 con l’obiettivo di raccontare la verità sugli ultimi giorni di vita di Lavinia Marano e fare luce sui casi di tante donne morte in conseguenza del parto, aiutandone concretamente i figli.

A difendere la famiglia Marano gli avvocati Giovanni Caroè, Carola Flick, Franco e Nunzio Rosso. Il collegio difensivo dei sanitari coinvolti è stato composto dagli avvocati Daniela Agnello, Tommaso Autru Ryolo, Benedetto Calpona, Carlo Autru Ryolo, Emanuela Trimarchi, Giuseppe Carrabba, Maurizio Cacace, Giuseppe Santilano, Francesco Rizzo, Flavia Maria Fiorenza Buzzanca, Agatino Bellomo ed Ettore Cappuccio.

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