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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Il Ponte e quella ferrovia che unirà Messina e Reggio Calabria

Tra le opere collaterali c'è anche una linea ferroviaria di 18 chilometri ribattezzata "Metropolitana dello Stretto". Solo tre le fermate previste in città, ma l'opera va intesa all'interno di un vero e proprio scenario di conurbazione con la sponda reggina

Il termine metropolitana è improprio, almeno se si guarda solo quanto previsto a Messina. E infatti i progettisti, nelle 223 pagine di aggiornamento degli studi definitivi, parlano solo di una ferrovia che per 18 chilometri, tra viadotti e gallerie, unirà la città al ponte e quindi alla sponda calabra. Ma l'opera è stata ribattezzata come "metropolitana dello Stretto" già quasi vent'anni fa con le prime commissioni consiliari dedicate al Ponte nell'era Buzzanca.

Un appellativo, quello di metropolitana dello Stretto, che ha resistito ai giorni nostri generando anche fraintendimenti e critiche da parte di chi è contrario alla realizzazione dell'opera. Gli ultimi in ordine di tempo a puntare il dito contro la suddetta "metropolitana" sono stati i componenti del Comitato Invece del Ponte considerandola una "presa in giro". La considerazione nasce dal numero esiguo di fermate urbane previsto nel progetto: le sole Europa, Annunziata e Papardo. Troppo poche per poter parlare di una vera linea con funzioni di metro, indubbiamente. Ma il progetto prevede che il nuovo tracciato vada ad integrarsi con la rete ferroviaria urbana già esistente a Reggio Calabria. La città reggina, infatti, possiede ben dodici fermate tra Villa San Giovanni e la stazione centrale lungo un percorso che procede poi verso la costa jonica. Un servizio attivo dal 2008 e denominato "Tamburello" con cui la futura linea messinese, prevista dal Ponte, andrebbe a integrarsi anche con le già esistenti fermate della metroferrovia Messina-Giampilieri. Da qui la possibilità di raggiungere Reggio Calabria in treno fino all'aeroporto, un'alternativa agli aliscafi soprattutto per chi proviene dalla provincia o da altre città siciliane. 

Una soluzione già contenuta nella delibera approvata dal consiglio comunale nel lontano 2010. Il testo, come riassunto dall'ingegnere Giuseppe Palamara, ribadiva l’opportunità di utilizzare l’infrastruttura ferroviaria come sistema metropolitano per il collegamento di zone importanti del territorio reggino e messinese. In particolare di prevede la realizzazione di una fermata in località Papardo al fine di raggiungere mediante bus integrati le aree di Ganzirri e Capo Peloro ed il Polo Scientifico Universitario. Il riadattamento di una discenderia in località Annunziata potrà garantire, ultimati i lavori di costruzione del collegamento ferroviario in galleria, la realizzazione di una ulteriore fermata metropolitana che consentirà l’integrazione con il sistema tramviario cittadino. La Delibera richiama ancora l’opportunità di: Realizzare una fermata in località Vale Europa, all’interno dell’area attualmente occupata dall’Esercito Italiano per conto del Ministero della Difesa, al fine di raggiungere, mediante servizi di bus integrati, le aree del centro cittadino e la tramvia.

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