Un panorama che lascia senza fiato, descritto da uno dei pontefici più amati degli ultimi decenni in occasione della visita in uno dei luoghi più suggestivi della città di Messina. La citazione trasformata in luce che riveste la via Malvagna, recentemente riqualificata e riaperta ai pedoni dall'amministrazione comunale, è di Papa Giovanni Paolo II. Una rappresentazione di Messina che Karol Wojtyla regalò allo Stretto quando l'11 giugno del 1988 venne in visita in città e, fra i vari luoghi visitati, ebbe modo anche di conoscere il Santuario della Madonna di Montalto, e di scorgere dal belvedere, fra le correnti dei due mari, la Madonnina, la Falce e la costa calabrese un luogo "dove la natura è un inno perenne alla grandezza del Creatore”. 

Oggi, che davanti al Santuario di Montalto è la statua del Papa a grandezza naturale posata proprio in direzione dello Stretto a ricordare questo storico momento per tutti i messinesi che ne sono stati o no testimoni, uno scorcio del suo storico passaggio lo portano anche le luci di via Malvagna, occasione per ricordare, dopo Giovanni Pascoli in via Cicerone e Salvatore Quasimodo in via Laudamo, un altro protagonista indiscusso della memoria storica della città. Il Pontefice si recò a Messina in occasione della canonizzazione di Santa Eustochia Smeralda Calafato e durante lo stesso viaggio ha visitato anche altre diocesi del Messinese. Anche sulla via XXIV Maggio c'è un altro segno in memoria di questo evento. Poco prima del Monte di Pietà è stato realizzato dallo scultore padovano Guido Sgaravatti un monumento che raffigura Papa Wojtyla nell'incontro con i fedeli. Diverse le iniziative che nel 2013, in occasione del 25esimo anniversario dall'evento, sono state organizzate a Messina.