La Regione dice no al polo rifiuti di Mazzarrà per "incompatibilità ambientale", esulta l'associazione Piero Angela
L'Associazione “Piero Angela” - Tutela- Ambiente e Territorio ASP, esprime grande soddisfazione a seguito della decisione da parte dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia di annullare il decreto assessoriale n° 244/>g del 07/10/2022 con il quale era stato dato il parere di compatibilità ambientale del “progetto di un polo impiantistico per la produzione di bio metano e compost di qualità, nonché per il recupero di materia del trattamento di rifiuti urbani, con inclusione e adeguamento delle strutture esistenti, comprese le opere connesse, da realizzare nel Comune di Mazzarrà”.
Costituita da poco più di un anno, l'associazione “Piero Angela”, che vede al suo interno alcuni ex soci di Legambiente del Longano (delusi da quest'ultima a causa dell'incomprensibile parere favorevole dato a favore della realizzazione del polo rifiuti nel sito in cui esiste l'Invaso di contrada Zuppà a Mazzarrà Sant'Andrea), “Si augura che l’autorizzazione per la messa in funzione dell’impianto di percolato e del biogas possa dare un’accelerazione alla messa in sicurezza dell’ex discarica di C.da Zuppa, che da anni rappresenta un incubo per la comunità furnarese. Inoltre – dichiara il presidente dell'Associazione Roberto Recupero-, lo smaltimento del percolato sul posto permette anche di risparmiare notevoli somme denaro dei contribuenti, a seguito del fatto che non sarà più necessario smaltire il percolato in altre regioni d’Italia”.
A ritenere necessari e urgenti gli interventi di messa in sicurezza della discarica, a causa del movimento franoso dell'ammasso dei rifiuti e per la necessità di realizzare un’adeguata copertura, mai effettuata, di gran parte dell'invaso, anche il curatore fallimentare della Tirrenoambiente (ex società che gestiva la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea), l'avvocato Angelo Vitarelli: “Considerato il responso della Regione -dichiara l’avvocato Vitarelli- occorre capire se la SRR Messina-Provincia, alla quale era stata rilasciata la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per la realizzazione del polo rifiuti, adesso è intenzionata a modificare i propri progetti a favore di altri finalizzati alla mesa in sicurezza dell’invaso con il ripristino dei due impianti posti a ridosso della discarica, ovvero quello per la lavorazione del percolato e l'altro per la trasformazione del biogas in energia. Questi impianti, però, sono fermi dal 2014 – continua- e occorrerebbero 700mila euro per il loro funzionamento. Se la SRR non fosse interessata si potrebbero creare le condizioni per interessare imprese private”.
Pamela Arena