“Confessioni di un malandrino”, al Palacultura tutto l'incanto della musica di Branduardi
Cresce l'attesa per il concerto di Angelo Branduardi a Messina previsto sabato 17 febbraio alle ore 19 al Palacultura per la stagione in corso dell'Accademia Filarmonica. A incantare il pubblico ci sarà “Confessioni di un malandrino” in cui i brani più celebri del grande artista si potranno ascoltare in una versione particolare. Branduardi si esibirà in duo col polistrumentista Fabio Valdemarin, suo compagno di viaggio da ormai molti anni.
L’esibizione si basa sul violino e la chitarra di Angelo e sulla “piccola orchestra” di Fabio che, oltre al pianoforte a coda, suonerà chitarre e fisarmonica.
Verranno eseguiti brani che si rifanno alla musica del periodo classico più arcaico e che fanno parte della raccolta “Futuro antico” che conta ben otto episodi. Non mancheranno i brani più celebri legati alla carriera di Angelo ma
accanto a questi si potranno riascoltare alcune delle sue composizioni più rare, meno eseguite ma non per questo dimenticate o meno amate.
Angelo Branduardi è nato a Cuggiono, vicino a Milano. Quando aveva pochi mesi la sua famiglia si trasferì a Genova e lì, presso il Conservatorio Niccolò Paganini, Angelo conseguì il diploma di violino e debuttò come solista con l'orchestra del Conservatorio.
All'età di quindici anni Angelo si trasferì di nuovo, questa volta a Milano, e qui si iscrisse all'Istituto Tecnico per il Turismo, dove conobbe ed ebbe a lungo comeinsegnante il grande poeta Franco Fortini. In seguito si iscrisse alla Facoltà di Filosofia ed in quel periodo cominciò a comporre, musicando i testi dei suoi autori preferiti: "Confessioni di un malandrino" dal poeta russo Esenin, ancora oggi una delle sue canzoni più famose, risale infatti a quegli anni. Agli inizi dagli anni '70, Angelo conobbe Luisa Zappa, che sarebbe poi diventata sua coautrice, oltre che sua moglie.