Caminiti vede Caravaggio, contaminazioni artistiche alla Galleria Exante
Alex Caminiti vede Caravaggio. Questo è il titolo della mostra che sarà ospitata sabato 4 giugno alle ore 18,30 alla Galleria Exante .
Alessandro Caminiti ritorna al figurativo, ma lo fa naturalmente a modo suo. Intanto dimostra la sua indiscutibile perizia nel disegno e nella pittura (sgombrando così il terreno dai facili equivoci che un artista informale si rivolga all’astrattismo solo perché non è in grado di cimentarsi col realismo e col naturalismo) e poi lancia un messaggio che vuole essere provocatorio, ma non troppo, sul valore eterno al di là dello spazio e del tempo dell’opera d’arte. E lo fa con la “contaminazione” di alcune opere di un mostro sacro della pittura, Caravaggio (peraltro da lui riprodotto magistralmente), inserendovi alcuni personaggi dei cartoon e dei fumetti.
L’intelligente e stimolante operazione di Caminiti si presta a diverse chiavi di lettura. Intanto, mettere a confronto i grandi capolavori del passato con i fumetti significa nobilitare questi ultimi ed assegnare il posto che loro spetta nell’ambito dell’opera d’arte. Caminiti ammicca poi alla “Pop Art”, parafrasando Roy Lichtenstein. Caminiti opera una rivisitazione in chiave fumettistica delle grandi opere di Caravaggio dove la sua citazione dei fumetti è tesa ad esaltarne il loro valore di capolavori assoluti, perché il messaggio dei dipinti è e sarà sempre attuale, allora come oggi.
Caminiti prosegue lungo i sentieri tracciati dal “Dadaismo”, intesa qui come dissacrazione dell’arte quando questa spesso è ridotta alla stregua del logotipo, dell’icona abusata e perciò svuotata dei suoi profondi messaggi e contenuti.