"Casa Inter(n)a", alla Feltrinelli il romanzo d'esordio della messinese Giorgia Abate
Sarà presentato il 29 dicembre alla Feltrinelli, Casa Inter(n)a”, il primo libro della dalla messinese Giorgia Abate. Gli ospitei dell' incontro saranno: Chiara Borgia e Sergio Conti Nibali, direttore e vice direttrice della rivista magazine Uppa. Il volume sarà acquistabile dal 16 dicembre online e presso la libreria Feltrinelli di Messina.
Si tratta di un racconto ambientato a Messina, città natale dell’autrice, che si apre e si chiude con due lettere, firmate R. Queste sono scritte prima e dopo il viaggio ed evidenziano la crescita ed il cambiamento del protagonista. Ruolo centrale è assunto dalla relazione tra questi due: un giovane adulto e un bambino. Il romanzo di Giorgia Abate, il primo della giovane psicologa messinese, inizialmente non doveva diventare una pubblicazione. Era un modo di affrontare il proprio passato attraverso la scrittura per far pace con ciò che scriveva su carta. La decisione che l’ha spinta a pubblicare sembra un po’ banale: voleva darlo alla nonna, a cui il libro è dedicato. Giorgia ricorda come la nonna abbia disegnato una mappa, riportata fedelmente nel libro, e l’intento principale era quello di far arrivare arrivare il romanzo a lei e ai propri cari. “Ma certamente - dice Giorgia Abate - sarò felice se Casa Inter(n)a può essere utile a chiunque altro lo leggerà”.
Come nasce l’idea di questo romanzo? Vuole comunicare qualcosa? “Ho iniziato a scrivere questo libro tre anni fa- dichiara l'autrice- era per me un periodo di cambiamento e di crescita perché rivedevo molte cose in modo diverso. Non pensavo che sarebbe diventata una pubblicazione, mi spingeva l’idea che scrivendo di certe emozioni riuscivo a fare pace con alcune cose del mio passato, anche se in un periodo travagliato. L’idea era quella di poter far pace con tante cose che mi ero portata dietro per tanto tempo e che scrivevo. Forse è questo quello che voglio comunicare. Il passato non si può cambiare, ma le ferite si possono rimarginare e questo dipende dal modo in cui le curiamo. Poter dialogare con la propria parte piccola forse ci può aiutare a diventare veramente grandi”.
Chi dovrebbe leggerlo? A cosa potrebbe servirgli? “Potrebbe leggerlo chiunque-prosegue- tutti hanno un passato e una storia e spero gli possa servire a mettere in discussione il loro vissuto, guardarlo con coraggio e farci qualcosa. Entrando nelle proprie stanze da attraversare per portare a qualcosa di positivo”.
Giorgia, 28 anni nata a Messina, è psicologa sistemico - relazionale che vive e lavora a Roma. Svolge la professione che aveva in testa dalla terza media e per completare il suo ciclo di studi, dopo la triennale all’Università di Messina, ha conseguito la magistrale all’Università La Sapienza di Roma.