"Domus Siciliae", il viaggio nel cuore intimo delle dimore storiche siciliane fa tappa a Villa Cianciafara
Dopo Palermo sarà presentato anche a Messina il prossimo 1 dicembre alle ore 16 a villa Cianciafara il libro “Domus Siciliae” Piccolo viaggio sentimentale nel cuore intimo delle dimore storiche siciliane di Alessio Maria Camarda Signorino con le foto di Emilio Messina (Dario Flaccovio Editore). Interverranno: Giuseppe Amedeo Mallandrino Cianciafara e gli autori.
Si tratta di un viaggio emozionale, narrativo e per immagini all'interno di alcune tra le più belle dimore storiche della Sicilia, alla ricerca di quella memoria custodita e tramandata da secoli dalle generazioni che si sono susseguite abitandole sino ai nostri giorni.
Qualche informazione in più sul libro
Alessio Maria Camarda Signorino si è dedicato con passione a esplorare l'anima di ciascuna delle dimore private siciliane presenti nel testo, alla ricerca di quella bellezza autentica che si nasconde entro le loro mura e che pretende di essere scovata, immortalata. Dalle dimore di Palermo alle case nobiliari storiche di Scicli e Acireale, Messina, Licata e Menfi, la narrazione procede puntigliosa e ne scaturiscono pagine coinvolgenti ed empatiche. A impreziosire il testo, gli scatti di Emilio Messina, che spazia dalle panoramiche ai dettagli, dalle architetture a frammenti di vita incisi nel tessuto delle mura o tra gli ambienti.
Ciascuno dei due autori ha utilizzato il proprio “strumento” per esprimersi: l'uno la parola, l'altro la macchina fotografica. Entrambi hanno utilizzato il medesimo motore: il sentimento della meraviglia e la volontà di condividerla attraverso ogni pagina di questo testo che per questo può definirsi a tutti gli effetti un libro sentimentale.
Questo libro ci accompagna in un viaggio indimenticabile nel tempo e nella storia siciliana tra ambienti preziosamente eleganti e raffinati, dando spazio anche alle crepe sui muri o ai bordi della carta da parati staccata, a incantevoli affreschi talvolta usurati dal tempo, a oggetti in disuso come a quelli di vita quotidiana lasciati in giro per la casa come a voler tracciare, del tutto inconsapevolmente, un tragitto che conduce al tempio sacro della memoria. Ci invita inoltre a riflettere sul trascorrere del tempo e sull'eredità di queste dimore private, che custodiscono la memoria di personalità uniche e, al contempo, quella di un popolo e di una cultura.
Un’opera del tutto originale sotto il profilo storico, culturale, umano e anche editoriale, che ci conduce nel cuore intimo di dimore private non aperte abitualmente al pubblico e molte delle quali mai pubblicate prima. Un libro che farà innamorare della Sicilia e della sua storia, la cui unicità viene scolpita dalle parole di Vittorio Sgarbi, autore della prefazione: "I siciliani credono di essere dei, e li capiamo vedendo le case che Camarda Signorino racconta, il cui fasto è lo specchio di una concezione del mondo che non conosce limiti alla felicità e al dolore."
Conosciamo meglio gli autori
Alessio Maria Camarda Signorino. Storico con particolare attenzione per la storia dell’arte, è membro del Consiglio della Biblioteca Liciniana. Socio e corrispondente della Società Nissena di Storia Patria e socio della Società Siracusana di Storia Patria, ha all’attivo diverse pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali.
Emilio Messina. Fotografo, guida, divulgatore naturalistico ha esplorato come pochi la Sicilia nei suoi angoli più remoti. Diverse le collaborazioni per documentari e programmi televisivi che lo hanno visto impegnato come pilota di drone. Vincitore di diversi concorsi fotografici i suoi scatti sono stati pubblicati su libri, riviste e quotidiani di respiro internazionale.
"Non un catalogo - scrive Giulio Francese nella sua recensione - ma un racconto vivo, un tuffo nella memoria che ci restituisce frammenti di storia dell’Isola. Un racconto delicato, intimo, perfino sorprendente. 'I siciliani credono di essere dei, e li capiamo vedendo le case che Camarda Signorino racconta, il cui fasto è lo specchio di una concezione del mondo che non conosce limiti alla felicità e al dolore'. Così scrive Vittorio Sgarbi nella prefazione al libro. Il lettore viene preso per mano e accompagnato in questo viaggio storico, culturale, umano nel cuore intimo di dimore private non aperte abitualmente al pubblico e molte delle quali mai pubblicate prima. Un atto di generosità e di condivisione quella dei proprietari (tanti altri purtroppo non hanno voluto aprire le loro dimore) sottolineato ripetutamente dagli autori. Questo libro credo che oltre a essere uno scrigno di memoria ci aiuti anche a riflettere sul trascorrere del tempo e sull'eredità di queste dimore private, che custodiscono la memoria di personalità uniche e, al contempo, quella di un popolo e di una cultura".