VI edizione del Festival corale internazionale “InCanto Mediterraneo” a Milazzo
Circa 500 coristi provenienti da ogni parte del mondo saranno i protagonisti della VI edizione del Festival corale internazionale “InCanto Mediterraneo”, che si svolgerà nel castello di Milazzo a partire da domenica 7 luglio.
Il festival quest’anno ospiterà per la prima volta Australia, Grecia, Svizzera, Slovacchia che parteciperanno insieme a Lituania, Russia, Slovenia, Polonia e Italia. Tema portante della kermesse il mare, lo stesso che circonda il comprensorio di Milazzo, da ponente a levante.
Ecco i 15 cori con le rispettive città di provenienza che parteciperanno all'iniziativa: Akademski Pevski Zbor Maribor, Maribor (Slovenia) ; Bel Canto Choir, Vilnius (Lithuania) ; Choir Apollo, Bratislava (Slovacchia) ; Choir of the Philharmonic of Korakiana Spiros Samaras, Corfù (Grecia) ; Coro Art Menu, P?ock (Polonia) ; Coro del Coriandolo di Ginevra, Troinex (Cantone Ginevra - Svizzera) ; Coro Evmolpos, Komotini (Grecia) ; Coro Freedom, Catania (Italia) ; Coro Incontrovoce, Palermo (Italia) ; Coro Maria SS. Annunziata, Oppido Mamertina (Italia) ; Coro Southland, Dudley (Australia) ; Ensemble vocale Cantica Nova, Milazzo (Italia) ; Girls Choir Puellae cantantes of the Karol Szymanowski music school, Wroclaw(Polonia) ; Goethe Choir, Palermo (Italia) ; Youth Chamber Choir Istok, San Pietroburgo (Russia).
La giuria di respiro internazionale presieduta dal direttore di coro tedesco Werner Pfaff, sarà composta da: Elaine Hagenberg compositrice americana; John Ratledge compositore e direttore di coro americano; Silvana Noschese direttore di coro, sociologa e docente di Storia della musica; Roberta Paraninfo pianista, direttore di coro e docente di Conservatorio; Carmelo Chillemi compositore e docente di composizione al Conservatorio; Sabrina Simoni pianista, didatta e direttore del Piccolo coro dell’Antoniano.
Risale al 2009 la prima edizione del Festival corale internazionale ideato dalla brillante intuizione del direttore artistico Francesco Saverio Messina e dall’Associazione corale Cantica Nova, oggi il più rilevante del centro sud Italia. In questi anni la manifestazione biennale ha ospitato cori provenienti da ogni parte del mondo: Estonia, Slovenia, Filippine, Russia, Bulgaria, Lituania, Taiwan Repubblica di Cina, Spagna, Turchia, Polonia, Bielorussia, Finlandia, Nigeria, Lettonia e da diverse regioni d’Italia.
Le prime due serate in programma domenica 7 e martedì 9 luglio saranno dedicate alla Rassegna non competitiva che anche quest’anno sarà tematica e si svolgerà nello spazio antistante il Duomo antico del Castello: la prima dedicata alla Musica Profana (rinascimentale, barocca, contemporanea XX e XI sec.), la seconda al Pop e Folk di qualsiasi genere e periodo.
Giovedì 11 luglio il Bastione di Santa Maria sarà lo scenario della sezione Concorso di Musica Sacra, con un’unica prova e un programma da realizzare esclusivamente “a cappella”.Venerdì 12 e Sabato 13, spazio alla competizione principale per l’assegnazione del Trofeo InCanto Mediterraneo con cerimonia finale di premiazione.
Quest’anno, per festeggiare i 10 anni dall’ideazione, oltre alla rassegna e al concorso corale veri e propri, il Festival proporrà un programma ancora più ricco e trasversale , finalizzato a trasmettere messaggi importanti di inclusione valorizzazione culturale e salvaguardia ambientale. Spazio anche a musica e teatro , martedì 9 ospite speciale il cast di “Forever, il Musical” per un medley tratto dall’opera “Dear Evan Hansen” a cura dell’associazione “Buona la Prima” di Milazzo. Sabato 13 luglio concerto di Salvatore Crisafulli alla fisarmonica e Giuseppe Gianforte al clarinetto. Dal 6 al 14 Luglio nel Duomo antico, mostra "Mediterranean…. I colori della Sicilia" di Salvo Currò. Sempre negli stessi giorni nella cripta del Duomo Antico. mostra fotografica “Milazzo è fatta a scale" a cura di Italia Nostra
Il festival che si muove anche nell’ambito della sensibilizzazione all’educazione ambientale e alla protezione del mare ha adottato “Siso”, il capodoglio ritrovato nel 2017 nel mare delle Eolie impigliato in una rete illegale, divenuto protagonista del progetto che ne porta il nome promosso dal biologo Carmelo Isgrò. In collaborazione con il Museo della Fauna dell’Università degli Studi di Messina, Isgrò ne ha analizzato il corpo intriso di plastica e altri detriti, e recuperato le ossa, donandogli di fatto una seconda vita. Grazie ad un’importante raccolta fondi, “Siso”, che è esposto nel Bastione di Santa Maria all’interno del Castello, sta diventando un importante veicolo di sensibilizzazione sui temi ambientali.