“Mai dire sei mia” per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne si svolgerà a Taormina il 25 novembre, Palazzo dei duchi di Santo Stefano ore 12, un incontro limitato alla stampa e ad alcuni ospiti, all’insegna dello slogan “Mai dire sei mia”. Sono previsti interventi del sindaco Mario Bolognari e di alcuni invitati e la proiezione di un cortometraggio dell’attrice Annamaria Spina presentato al Festival di Taormina del 2019.
L’idea dell’incontro di giorno 25 novembre a Taormina si fonda essenzialmente su due considerazioni: di violenza sulle donne si parla tutto l'anno, purtroppo, quasi sempre, per raccontare terribili fatti di cronaca e solamente il 25 novembre in una logica di sensibilizzazione e prevenzione; a parlarne sono prevalentemente le donne e questa volta si vuole fare parlare gli uomini
Da qui un progetto che non si limiti alla sola giornata dell'evento ma possa avere seguito grazie al coinvolgimento di tanti. Nel caso dell’incontro a Taormina si parte con il coinvolgimento di uomini che per il ruolo in ambito sociale, imprenditoriale, professionale o politico hanno la possibilità di essere riconoscibili e magari ascoltati in modo autorevole.
Annamaria Spina spiega così il suo impegno in questa campagna: “Mi piace ricordare una citazione del Santo Padre che, riprendendo una frase di Edith Stein, dice: 'Non so che cosa Dio abbia deciso di fare attraverso me, ma non ho motivo di preoccuparmene. Occorre uscire dalle grotte, aprirsi al mondo', ed io, da diversi anni, alterno al mio lavoro di attrice l’impegno per il sociale ed in particolare per la lotta contro la violenza sulle donne, la violenza nello sport e le tematiche ambientali. Si tratta di un progetto forse ambizioso ma vale la pena portarlo avanti. Lo stesso Papa Francesco, il 30 marzo di quest’anno, ha inviato ad Annamaria Spina e alla giornalista Candela Copparoni (che condivide il progetto) una lettera di apprezzamento per l’impegno di solidarietà in favore del rispetto della dignità di ogni persona”.