Il ritorno del "giostroto" Andrea Genovese, presentazione alla Mondadori degli Idilli di Messina e Milano
E’ nato a Giostra, è vissuto a Milano e si è trasferito a Lione. Diverse identità letterarie che convivono in armonia nelle sue opere. Le ultime due, due libri di poesia editi da Pungitopo, saranno presentati alla libreria Mondadori-ex Ciofalo (Piazza Municipio) mercoledi 30 novembre alle 17 e 30.
“Non so quando e se avrò più occasione di ritornare nella mia città natale, per cui rivedervi sarà per me una grande gioia”, ha scritto agli amici messinesi.
E’ un grande ritorno in città quello di Andrea Genovese, francese “giostrota”, contestatore nato e grande narratore che ha regalato opere come “Falce marina”, 2006; “L?anfiteatro di Nettuno”, 2007; “Lo specchio di Morgana”, 2010 (edite da Intilla); Lucio Falcone di Pungitopo (“Mezzaluna con falcone e martello”, 1983; “L?arcipelago lontano”, 1986; e la riedizione di “Mezzaluna con falcone e martello” del 2009) e “Croissant de lune faucon et marteau” (2011).
A Messina, mercoledì, presenterà “Idilli di Milano” e “Ildilli di Messina. Folgore e melma” con i professori Vincenzo Fera, Giorgio Forni e Nella Primo dell'Università di Messina e l’editore Lucio Falcone.
Sarà l’occasione per riscoprire un autore che ha saputo raccontare meglio di chiunque altro un pezzo di storia della città che risorge dal dopoguerra ma che non trova nella politica il necessario supporto per una svolta.
Quella politica in cui anche Andrea Genovese – studente al liceo classico La Farina, dopo una parentesi al Maurolico - fa le prime esperienze, prima di rimanere deluso da un sistema subdolo e gia? corrotto, disattento ai veri problemi.
Quelli che lui stesso ha vissuto e raccontato con la trilogia “Lo specchio di Morgana”, “Falce marina” e “L?anfiteatro di Nettuno” un unicum nella storia letteraria della nostra citta? da cui meriterebbe maggiore considerazione e a cui anche da lontano ha dedicato con forza ed entusiasmo non solo pensieri ma azioni concrete come l'iniziativa, nel 2012, di un comitato di lotta per il Parco Magnolia tra i ruderi dell’ex villa De Gregorio a Giostra. Con la sua penna si era rivolto anche ai "cumpagneddri" dell'Istituto comprensivo Villa Lina-Ritiro, invitandoli a non mollare, a combattere degrado e rassegnazione.
Ma anche qui resta ancora tanto da combattere. La magnolia, l'albero più vecchio d'Europa che Genovese vedeva da piccino di fronte casa sua resta nel degrado. Un albero che come lui ha conosciuto la disperazione del post terremoto con le case volano, quelle d'amianto, e le baracche via via intorno, temporaneo ricovero sulla carta e poi stabile dimora d'intere generazioni. Baracche che solo oggi si avviano lentamente alla demolizione fisica ma che restano nell'anima.