"Mi limitavo ad amare te", incontro con l'autrice Rosella Postorino
Sabato 25 febbraio alle 18 alla Feltrinelli Point di Via Ghibellina a Messina Rosella Postorino (nella foto) incontrerà il pubblico per parlare del suo ultimo libro, "Mi limitavo ad amare te" edito da Feltrinelli. Dialogheranno con l'autrice Nadia Terranova e Anna Mallamo.
A volte essere strappati all’amore è l’unico modo che abbiamo per sopravvivere. Nella primavera del 1992, sopra l’orfanotrofio di Sarajevo, il cielo è di lamiera. Omar ha dieci anni e, nonostante sia una cosa pericolosa, passa le giornate alla finestra sperando che sua madre torni: da quando una granata l’ha sottratta al suo abbraccio, non sa più se è viva. Di notte il fratello gli strofina il naso sulla guancia per fargli il solletico, ma non riesce a consolarlo. Soltanto Nada, con i suoi occhi celesti, è diventata per lui un desiderio. Ha sulla fronte una vena che pulsa se qualcuno la fa arrabbiare, e un fratello, Ivo, grande abbastanza da essere arruolato. Per allontanarli dalla guerra, una mattina di luglio un autobus porta via i bambini contro la loro volontà. Se la madre di Omar è ancor viva, come farà a ritrovarlo? E se Ivo morisse combattendo? In viaggio per l’Italia, lungo strade in macerie, Nada conosce Danilo, che ha mani calde e una famiglia, al contrario di lei, e che un giorno le fa una promessa. Segnati da una tragedia che scuote l’Europa e manda in pezzi il loro mondo, questi tre ragazzi soli stringono un legame tormentato e imprescindibile, che durerà per sempre. Rosella Postorino ci consegna un appassionante romanzo di formazione, e un romanzo di guerra, sull’“inconveniente di essere nati”, sulla facilità di compiere e di subire il male, sulla lealtà e sul tradimento, sulla sconfitta e sul riscatto, su quanto sia incredibile la pulsione di vita che perdura a dispetto di tutto.
Cresciuta in Liguria, a San Lorenzo al Mare[,Rosella Postorino dal 2001 vive e lavora a Roma. Esordisce nella narrativa nel 2004 con il racconto In una capsula all'interno dell'antologia Ragazze che dovresti conoscere. Nel 2007 è uscito il suo primo romanzo, La stanza di sopra, con il quale ha vinto il Premio Rapallo nella sezione Opera Prima ed è stata finalista al Premio StregaNel 2009 ha pubblicato L'estate che perdemmo Dio (Premio Benedetto Croce, Premio speciale della giuria Cesare De Lollis) e Tu (non) sei il tuo lavoro all'interno di Working for paradise; nel 2013 ha pubblicato Il corpo docile (Premio Penne). Ha tradotto e curato alcune opere della scrittrice Marguerite Duras
Con il romanzo Le assaggiatrici, pubblicato nel 2018, ha vinto il Premio Campiello, il Premio Pozzale Luigi Russo ,il Premio Rapallo, il Premio Vigevano Lucio Mastronardi, il Premio Letterario Chianti[, il Premio Wondy Premio Sognalib(e)ro e, in Francia, il Prix Jean-Monnet Da questo romanzo, tradotto in più di 32 lingue, verrà tratto un film per la regia di Cristina Comencini. Nel 2019 ha pubblicato il suo primo libro per bambini: Tutti giù per aria. Mi limitavo ad amare te è l'ultimo suo lavoro letterario.
Nadia Terranova è nata a Messina nel 1978 e vive a Roma. Per Einaudi ha scritto i romanzi “Gli anni al contrario” (2015, vincitore di numerosi premi tra cui il Bagutta Opera Prima, il Brancati e l’americano The Bridge Book Award) e “Addio fantasmi” (2018, finalista al Premio Strega, vincitore del premio Subiaco Città del libro, del premio Alassio Centolibri, del premio Nino Martoglio e del premio Mario La Cava), e Trema la notte. Ha scritto anche diversi libri per ragazzi, tra cui “Bruno il bambino che imparò a volare” (Orecchio Acerbo 2012), “Casca il mondo” (Mondadori 2016) e “Omero è stato qui” (Bompiani 2019, selezionato nella dozzina del Premio Strega Ragazzi), e un saggio sulla letteratura per ragazzi, “Un’idea di infanzia” (ItaloSvevo 2019) Con "Il segreto" ha vinto il premio Andersen e lo Strega Ragazzi. Ha una rubrica su Vanity Fair, “Sirene”, in cui racconta storie di donne contempora