"1.1 L'incredibile vita di Sophie Schöner" ai Magazzini del Sale
Appuntamento sabato 5 novembre lle ore 21,30 e domenica 6 novembre alle ore 18,30 ai Magazzini del Sale con "1.1 L'incredibile vita di Sophie Schöner" di e con Sabine Uitz. Una produzione del Piccolo Centro di Produzione Artistica Casa Valle Sturara e Via Rosse.
Sentite l'incredibile storia di Sophie Schöner. Credetela o no... Sophie è uno dei pochi rappresentanti di un piccolo gruppo sparso in tutto il mondo: homo sapiens sapiens immortalis. Lei - non per caso - può essere considerata una grandissima scienziata, anche se non ha mai ricevuto il premio Nobel che certamente avrebbe meritato.
Sarà la prima volta che Sophie presenterà le sue scoperte in pubblico. Non sarà facile per lei, perché ha un carattere piuttosto solitario e non è abituata a esibirsi. Fortunatamente però ha avuto molto tempo a disposizione da poter elaborare una sua personale relazione. Possiamo dire che l'amore per la sua vita da immortale, le ha dato il coraggio di svelare fatti che l'hanno fatta diventare quella che è oggi: quasi una Dea! “Avete mai immaginato come sarete da vecchi? Sapevate che il processo di invecchiamento inizia non appena si smette di crescere, quindi attorno ai 20 anni. Sì, certo so come sono da vecchia. Avevo 78 anni quando ho visto il Club degli Immortali in quel talk show. Ero in pensione, ero una scienziata in pensione. Nella mia professione non avevo avuto il successo che avrei meritato. Perché? Forse perché ero donna. Forse perché non ero nel momento giusto nel posto giusto con la scoperta giusta...Ma ero ancora molto capace. Mi era chiaro, ora o mai più".
Una vecchia sedia d'ufficio, uno schermo degli anni settanta per le proiezioni, un mini videoproiettore, una donna sui 50 anni con uno sguardo strano, vestita con un una camicia bianca e pantaloni neri, che si aggrappa alla sua vecchia cartella. Sembra poco spettacolare quello che la scena offre, ma questa donna dal nome Sophie Schöner rivela la sua vita facendo una sorta di ”outing”. È un'immortale che porta gli spettatori all'interno del corpo umano, nel mondo della sua ricerca sulle meduse, e al suo passato in Germania.
Lo spettacolo riprende il mito dell'immortalità e porta il desiderio della “lunga vita”, presente da sempre in tutti i tempi e in tutte le culture, a un livello attuale.E' un argomento delicato parlare delle paure che vivono dentro di noi, soprattutto in un periodo come questo. Ma l’ironia permetterà allo spettatore di farsi guidare dentro il mondo di Sophie Schöner, riconoscendosi e confrontandosi con un tema che abbraccia tante questioni: la paura dell'uomo davanti alla morte, la ricerca del senso della vita, il desiderio dell'uomo di voler trasformare la realtà.