Violenza di genere, per la Giornata internazionale la scuola Esfo scende in campo nel segno della sensibilizzazione
"Andare oltre il silenzio e accendere le luci per allontanare le ombre". Con questo spirito la Scuola Esfo, Ente superiore di Formazione e Orientamento, si prepara ad affrontare la Giornata internazionale contro la violenza delle donne. Apputnamento il 25 novembre alle ore 10 nella sede di Via Como is. 34/C Messina.
"La scelta di questa data rappresenta per noi un momento fortemente simbolico ma non conclusivo di un percorso appena iniziato che ha come obiettivo la sensibilizzazione dei nostri allievi contro la violenza sulle donne. Il tutto è stato concretizzato, cercando di lasciare dei segni tangibili e duraturi nel tempo, quale la realizzazione di un angolo dedicato e l’attivazione di uno Sportello Ascolto, che verranno inaugurati in questa occasione, con la finalità di stare al fianco dei nostri allievi accompagnandoli nella loro crescita. La nostra scuola adotta strategie didattiche inclusive orientate alla piena accoglienza ed integrazione sociale e culturale degli allievi con disagio e/o difficoltà, al fine di garantire il diritto all’istruzione, favorire il successo scolastico, ridurre i disagi formativi ed emozionali ed assicurare una formazione adeguata per lo sviluppo delle potenzialità", scrive il presidente Lucio Testagrossa in una nota.
" L'incontro rappresenta uno degli step- racconta Francesca Guadagna coordinatrice di sede- del percorso dei nostri ragazzi che noi seguiamo passo dopo passo non solo per la formazione professionale ma anche personale". Un itinerario questo partito nelle settimane scorse e cominciato dalla comunicazione attraverso la quale si arriva alla consapevolezza di un problema, quello della violenza di genere, oggi più che mai dilagante: " I nostri ragazzi- prosegue Guadagna- seguiti dai loro insegnanti nei giorni scorsi hanno affrontato questo argomento prima attraverso temi scolastici attraverso cui ognuno di loro ha cominciato ad aprirsi, perchè molti di loro vengono da situazioni sociali e culturali difficili e poi mediante un questionario a cui hanno risposto in maniera anonima per comprendere come loro vedono il problema della violenza". Impegnati in questo progetto, che parte dalla conoscenza per diventare prevenzione, i ragazzi tra i 13 e i 18 anni che hanno realizzato anche dei manufatti che saranno visibili il 25 novembre: " Durante il laboratorio di acconciatura ed estetica hanno rappresentato il volto di una donna dopo aver subito la violenza e quello che la ritrae dopo la sua guarigione, con l'intento di esprimere puntando sulla tangibilità questo dramma chiamato violenza". Nella stessa giornata non solo saranno inaugurati una panchina rossa e un murales, disponibili in un'area della scuola, ma anche uno sportello di ascolto: " Lo sportello- prosegue la coordinatrice di sede- sarà curato dalla psicoterapeuta Moira Caselli che sarà pronta ad ascolare i ragazzi che intendono ad aprirsi, perchè le cicatrici psicologiche legate ad una violenza sono quelle che richiedono più tempo per andare via".Durante la mattinata sarà proiettato anche un video a tema ralizzato dell'ente.
All’evento interverranno: il dottore Federico Basile sindaco del comune di Messina e la dottoressa Calafiore Alessandra assessore alle politiche sociali unitamente ad un delegato del Questore di Messina e ad un delegato del Comando provinciale Colonello.
Nella popolazione studentesca di Esfo, è presente un grosso numero di allievi provenienti da contesti periferici, spesso con problematiche interculturali e di integrazione, con svantaggi socioeconomici, linguistici e culturali; pertanto punta ad una rete relazionale tra docenti, studenti, famiglie e associazioni che favorisca un modello educativo, formativo ed organizzativo che permetta di condividere Saperi, Esperienze, Tecnologie, Innovazioni, Visioni del mondo. L’esfo è una scuola sensibile verso le problematiche sociali e promuove una cultura di pace e di solidarietà e rifiuta fenomeni di violenza e di prevaricazione sociale e culturale, favorendo la crescita dell’autostima, dell’autoconsapevolezza, dell’autonomia, dell’autocontrollo ed empatia; ed è così che intende promuovere stili di vita positivi, educare a vivere la diversità di genere come valore, al rispetto dell'altro, promuovendo le pari opportunità e favorendo il dialogo interculturale, nonché prevenire ogni forma di violenza dentro e fuori la scuola, contrastando il fenomeno del bullismo, educando al rispetto della persona e delle regole. Per tali motivazioni, si ritiene opportuno come scuola sostenere stili di vita positivi, educare al rispetto dell'altro e delle regole, promuovendo le pari opportunità e favorendo il dialogo interculturale, nonché prevenire ogni forma di violenza dentro e fuori la scuola.