Marosi Festival, a Stromboli si fa arte sui tetti
Pronta a partire la quinta edizione del Marosi Festival incentrata sul concetto Variations on the Roofs riprendendo la volontà di fare esibizioni sugli antichi tetti delle case strombolane. La kermesse si terrà da mercoledì 21 a domenica 25 giugno nell’arcipelago delle Eolie.
Nell’arco di appena 5 giorni a Stromboli saranno accolti oltre 20 artisti provenienti dall’Italia e dal mondo. Tra i tanti, i collettivi Munerude e Funa. Il giapponese Hideki Umezawa e lo sloveno Juri Konjar. L’italo-tedesca Delfina De Lillo, l’americana Laurie Schwartz con Elisabetta Ventura. Enrico Malatesta, Anna Basti, Claudia Catarzi, Simone Niro e Andrea Di Marco, il duo Serratore|Sguotti. Infine Teodora Grano, Renato Grieco e Hugo Sanchez, Giorgia Briguglio, Giuseppe Cordaro, Chiara Indelicato. In particolare, l’arrivo di Umezawa in dialogo con Giuseppe Cordaro nasce dalla collaborazione tra Marosi e l’associazione Interzona [Liminaria e Interferenze] che stavolta danno vita a Paroxisms: of Sounds and Other Volcanisms.
Per quanto riguarda caste performer abbiamo le installazioni visive e la danza sensoriale. Il disegno introspettivo, le performance di danza nel tempo e le acrobazie in verticale ispirate ai versi di Rilke e Lorca. Il sound design estratto dallo spazio e il ritmo originato dall’immaginazione. E la coreutica nei vigneti e sui tetti, o la coreutica antitesi della paura. I movimenti tap, il suono di banda che va a inseguire il mare, il vulcano che assume le sembianze femminili. La musica tattile, i preludi e le fughe di Bach. Improvvisando, alimentando un processo di sperimentazione collettiva in cui artisti e pubblico vivono la medesima condizione. Laddove convivono acqua aria terra fuoco. Laddove un vulcano genera idee, conoscenza, processi produttivi. Dal 2017 accade così a Stromboli, casa del Marosi Festival. Una avventura estetica che in estate scolpirà ancora una volta le emozioni e la meraviglia dei cittadini isolani, dei viaggiatori, degli artisti che si avvicinano a questo lavorìo che sgorga dal confronto, dalle percezioni, dalle azioni, dalle composizioni. Assecondando il desiderio di comunità delle direttrici artistiche Giulia Ferrato e Anna Basti.
“Giunto alla 5° edizione – raccontano Giulia Ferrato e Anna Basti – torniamo a Stromboli con il tema “Variations on the Roofs”. Oltre agli spazi pubblici, saranno ancora i tetti delle case il luogo di lavoro degli artisti per la costruzione di performance, pratiche e happening sospesi tra mare e cielo. Il territorio non è solo il luogo in cui il festival accade ma è componente drammaturgica del suo svolgimento. Il concept della variazione equivale al possibile dato della nostra azione di curatela che deve essere sempre potenzialmente pronta a ridefinirsi, mutando la composizione del festival, portando alla consapevolezza di essere noi stessi dentro a un processo di creazione. La totale apertura agli eventi atmosferici, alla variazione dell’attività vulcanica ci impone di relazionarci ogni giorno con lo stato delle cose, perché siamo sempre in ascolto di una imminente forza maggiore. Eppure la parola “variazione” – ribadisce il duo direttivo Ferrato|Basti – indica anche uno dei principi attivi nei metodi di composizione nella danza e nella musica quando la variazione – insieme al suo opposto, alias la ripetizione – interviene a creare la materia dell’opera”.
Fin dai tempi classici, la variazione è stata in ambito artistico un principio creativo capace di rendere un’opera viva. A fronte di un evento performativo definito, la variazione riporta una modifica dell’evento originale, pur rimanendo aderente a esso. “In questo sottotitolo - ribadiscono Ferrato e Basti - è racchiusa una proposta, una linea di confronto che abbiamo cominciato a intessere con gli artisti e le artiste invitat?: cosa succede se partendo da un oggetto artistico piuttosto definito e concluso io riapro le maglie di quel processo, lo rimetto in discussione magari, poi lo guardo da un altro punto di osservazione e ne analizzo le novità?”.
Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito. Da settembre 2023 (13-18) a giugno 2024, Marosi Festival dà vita a “Around A Process of Making”, un percorso di alta formazione in cui artisti emergenti potranno sviluppare i propri progetti di ricerca affiancati da coach di rilievo internazionale. Laboratori aperti a tutti, adulti e bambini, costituiscono il cuore della nostra proposta “Art and Community” che quest’anno si svolgerà a settembre 2023 (11-18). Ad aprile 2023, all’interno del nostro progetto di residenze multidisciplinari, abbiamo curato la residenza artistica della coreografa portoghese Teresa Silva, sostenendo il suo nuovo progetto artistico “Por motivo de força maior”.
Nel corso del Marosi Festival di giugno 2023, Renato Grieco e Vera Borghini realizzeranno una serie di podcast dal titolo “Fantasmatiche posture”. Fino al 2019, Marosi Festival è stato un progetto indipendente completamente autofinanziato. Dal 2022 è riconosciuto dal MIC come Ente di promozione danza (azioni trasversali).
Programma sintetico
Mercoledì 21 giugno ore 18 – Delfina De Lillo e Chiara Indelicato, “Inbetween”, mostra/installazione visiva Casa Oscura; ore 19,30 Collettivo Munerude, “Granito”, dance performance Parco Parco; ore 22 Funa danza verticale, “HIVE L’Ossigeno dell’Invisibile”, dance performance Cortile chiesa San Vincenzo.
Giovedì 22 giugno ore 18 Collettivo Munerude, “Granito Variation”, dance performance Spiaggia Lunga;
ore 19 Hideki Umezawa e Giuseppe Cordaro, “Seismic Soundscapes”, sound performance Casa Palmento;
ore 22 Juri Konjar, “Timing Is the Answer, Do It Now”, dance performance Chiesa di San Bartolo.
Venerdì 23 giugno ore 19 Claudia Catarzi, “Cosa vedo oggi, cosa vedo di oggi”, dance performance Vigneto Cusolito; ore 19,45 Enrico Malatesta, “Percussioni”, sound performance Cisterna sopra Parco Parco; ore 22 Teodora Grano, “Daughters”, dance performance La Nassa.
Sabato 24 giugno ore 18 presentazione libro illustrato “Iddu” di Delfina De Lillo La Libreria; ore 19 Juri Konjar, “Timing Is the Answer, Do It Now”, dance performance Chiesa San Bartolo ; ore 19,30 Elisabetta Ventura e Laurie Schwartz, “Iddu”, dance performance Albergo Brasile; ore 20 – Giorgia Briguglio, “Dear Island”, dance performance Albergo Brasile; ore 20,30 Tommaso Serratore e Sara Sguotti, “Domino”, dance performance Albero Brasile.
Domenica 25 giugno ore 19 Simone Niro e Andrea Di Marco, allievi del M° Deljavan, “Partite e preludi e fughe di Bach… aspettando le Goldberg” , sound performance Il Vulcano nel bosco; ore 20,45 Anna Basti e dj Hugo Sanchez, “Unlocking the Body” live set and body performance La Libreria.
Oltre al Collettivo Munerude di GRANITO, anche altri artisti proporranno versioni “Variations” dei loro spettacoli, in date e location che sceglieranno una volta sull’isola. Non sono spettacoli frontali ma apparizioni per un pubblico occasionale.Cast artisti Basti/Caimmi + Hugo Sanchez, Giorgia Briguglio, Claudia Catarzi, Giuseppe Cordaro, Delfina De Lillo e Chiara Indelicato, FUNA-Danza Verticale, Teodora Grano, Renato Grieco e Vera Borghini, Jurij Konjar, Enrico Malatesta, Collettivo Munerude, Tommaso Serratore e Sara Sguotti, Hideki Umezawa,
Elisabetta Ventura e Laurie Schwarz.