Natale solidale, i ragazzi dell'Esfo incontrano i bambini ospiti del Cirs
Armonia, calore umano, condivisione. Cos’è il Natale, se non la festa che riesce a far passare in secondo
piano le difficoltà dell’anno appena trascorso, e che ci riconcilia con i nostri affetti più cari e con i valori in
cui crediamo davvero? Che venga vissuto con uno spirito più laico o più religioso, più tradizionale o più moderno, infatti, si tratta comunque di un momento magico, capace di farci riflettere e farci avvicinare a chi e’ piu sfortunato di noi. E’ difficile per molti dei nostri ragazzi capire l’importanza di cio’ che si ha gli affetti, la famiglia le piccole
grandi cose di tutti i giorni.
E per questo e soprattutto per far accendere gli occhi degli allievi e non solo di un sorriso vero dettato
dalla semplicità di un bel momento condiviso che sabato 17 dicembre ore 10 i ragazzi dell'Esfo incontreranno i bambini ospiti del Cirs Casa Famiglia. Parola d’ordine “allegria” seguendo un percorso fatto di laboratorialità e doni.
I ragazzi dell'Esfo delle competenze acquisite nella “scuola dei mestieri” che frequentano, hanno
organizzato, con il valido supporto dei loro docenti, varie attività laboratoriali per rendere indimenticabile
questa mattinata di festa. Ci sarà un momento dedicato alla lettura di una fiaba seguito da un laboratorio per la realizzazione di un segnalibro. Il racconto è il più grande e valido mezzo di comunicazione. A seguire gli allievi e le allieve del percorso di operatore del benessere – indirizzo acconciatore ed indirizzo estetica si occuperanno rispettivamente del trucco e parrucco dei bambini presenti in casa famiglia.
"A rendere la mattinata più dolce ci penseranno i nostri ragazzi di ristorazione che prepareranno una
merenda da condividere e guideranno i piccoli nella decorazione di un biscotto natalizio. Vogliamo sintetizzare questa nostra iniziativa ricordandovi uno stralcio di Piccole donne di Louisa May Alcott (1832-1888), il quale come molti ricorderanno recita: 'Natale non sarà Natale senza regali', borbottò Jo, stesa sul tappeto. 'Che cosa tremenda esser poveri!', sospirò Meg, lanciando un’occhiata al suo vecchio vestito. 'Non è giusto, secondo me, che certe ragazze abbiano un sacco di belle cose e altre nulla', aggiunse la piccola Amy, tirando su col naso con aria offesa.
'Abbiamo papà e mamma, e abbiamo noi stesse', disse Beth, col tono di chi s’accontenta, dal suo cantuccio. E noi aggiungiamo : 'Abbiamo noi stessi e dobbiamo imparare a donarci agli altri'", scrive l'organizzazione in una nota.