“Romeo e Giulietta”, una delle tragedie più celebri al mondo sbarca al Palacultura
Domenica 4 febbraio al Palacultura Antonello alle ore 17,30, l’Accademia Filarmonica di Messina presenta “Romeo e Giulietta”, una delle tragedie più note della letteratura mondiale, il classico senza tempo di William Shakespeare, reinterpretato dalla regia di Valentina Cognatti e con le musiche dal vivo del gruppo internazionale Ashram, con la produzione di Margot Theatre Company.
In scena nove attori, Martina Grandin, Gabriel Durastanti, Loredana Piedimonte, Alessandro Moser, Luca Morciano, Patrick Passini, Andrea Canestri, Michelangelo Raponi, Filippo Zegretti e gli Ashram con Edo Notarloberti al violino e Luigi Rubino al pianoforte.
Al centro della vicenda, l’amore cieco e assoluto tra i due giovani in una chiave di lettura che, seppur moderna, ne rispetta la natura e la bellezza originaria: la storia di Verona, l’odio delle famiglie rivali, le schermaglie per le strade, si concentrano su un unico fulcro, l'amore purissimo dei due protagonisti.
Lo spettacolo non rinuncia alla potenza comunicativa di immagini e parole, tra simbolismi evocativi e coreografie vibranti, ma allo stesso tempo riflette sul valore universale dell’amore: eterno sentimento che sfugge a ogni banalizzazione, l’amore muove i protagonisti, li spinge, li fa girare, è forza motrice dell’intero spettacolo, è messaggio sempre attuale, fuori da stereotipi ed etichette. L’amore e la morte sconvolgono le vite dei giovani figli dei Montecchi e dei Capuleti, in una corsa irrefrenabile verso il proprio destino.
La storia ha un forte impatto tragico e il finale è noto, ma molti dimenticano che i protagonisti non sono eroi della tragedia greca, ma giovanissimi figli e figlie che non conoscono la morte né il dolore, ma ridono e scherzano, forti della loro gioventù: quando il sangue irrompe nella loro vita non c’è esaltazione della tragedia, ma un vuoto sconvolto senza spiegazioni e l’eterea bellezza dell’opera torna bruscamente alla realtà.
L’intensità delle immagini simboliche, la scenografia sobria e dinamica, l’espressività delle luci si arricchiscono della carica emotiva della musica neo-classica del gruppo Ashram che incornicia la rappresentazione: una musica eterea, spirituale che crea bellezza e di bellezza si riempie. La musica è, come la scenografia, personaggio dell’opera, accompagna e dialoga con i protagonisti durante tutta la vicenda, in perfetta sintonia, creando un’atmosfera fortemente connotata dall’emozione e dall’ascetismo e sono questi gli elementi che costruiscono, come le pennellate di un dipinto, questa poetica versione di Romeo e Giulietta.