"Un tram che si chiama desiderio" in scena al Vittorio Emanuele
"Un tram che si chiama desiderio", questo è il titolo dello spettacolo in cartellone sabato 12 marzo ore 21 e domenica 13 marzo alle ore 17,30. Sul palco, per la stagione di prosa, la storia scritta da Tennessee Williams, traduzione Masolino D’amico,con Mariangela D’Abbraccio e Daniele Pecci e con Giorgia Salari, Stefano Scandaletti, Gabriele Anagni, Erika Puddu, Massimo Odierna. Musiche Matteo D’Amico, artigiano della luce Luigi Ascione, regia e scena Pier Luigi Pizzi.
"La leggenda vuole che fosse proprio su un tram, su cui girovagava da studente, che il giovanissimo Tenessee Williams si facesse l’idea di un dramma che svelava il lato oscuro del sogno americano. Questa storia divenne il capolavoro di Williams un testo amato, odiato, comunque conosciuto in tutto il mondo, una pietra miliare del teatro e del cinema che ancora oggi si continua a leggere e a vedere rappresentato con interesse ed emozione: Una storia in tre atti che alzava il velo sulla macchina oppressiva della famiglia, dell’anima ipocrita dei pregiudizi, la feroce stupidità delle paure morali. Il dramma, premio Pulitzer nel ’47, mette per la prima volta l’America allo specchio su cose come l’omosessualità, sesso, disagio mentale, famiglia come luogo non proprio raccomandabile, maschilismo, femminilità maltrattata, ipocrisia sociale. Col tempo è diventato veicolo di altre ragioni, sociologiche, ideologiche. Il testo è ambientato nella New Orleans degli anni ’40 e narra la storia di Blanche che dopo che la casa di famiglia è stata pignorata si trasferisce dalla sorella Stella sposata con un uomo rozzo e volgare di origine polacca Stanley.
Blanche è alcolizzata, vedova di un marito omosessuale, e cercherà, fallendo, di ricostruire un rapporto salvifico con Mitch, amico di Stanley. Ma il violento conflitto che si innesca fra lei e Stanley, la porterà alla pazzia, già latente in lei", si legge nelle note di regia.