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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Redazione

Sblocco edilizio, zone a protezione speciale ed Eu Pilot: c'è poco da essere allegri

Negli ultimi giorni si fa un gran parlare del via alla riqualificazione edilizia grazie allo studio ambientale della Regione. Tutti soddisfatti, imprenditori edili in particolare, ma anche ordini professionali e l’assessore Salvatore Mondello che ha dato l’annuncio mettendo in evidenza la bontà delle sue azioni amministrative. In sintesi, la Regione ha ritenuto che la documentazione presentata dal Comune di Messina è compatibile agli impatti sugli habitat naturali e quindi conforme alle misure di mitigazione previste dalle vigenti normative in materia di Zps. Il cosiddetto caso “Eu Pilot” era stato generato da una denuncia di infrazione delle normative europee, nella quale si segnalava una compromissione dell’integrità dei siti Natura 2000 ricadenti nel territorio comunale (Dorsale Curcuraci- Dinnamare e area marina dello Stretto di Messina – laghi di Ganzirri – Monti Peloritani) classificati come Zone a Protezione Speciale (Zps). 

Alla luce di quanto dichiarato dai vari attori - del degrado ambientale e dello squallore urbanistico e sociale di questa città, Messina, mi chiedo e vi chiedo, cosa c’è da esultare e complimentarsi riguardo uno pseudo "Sblocco edilizio"?

L' unica cosa che emerge è che la procedura di infrazione che " avrebbe" paralizzato l'attività di riqualificazione edilizia e urbanistica, EuPilot, è tutt'ora in corso. Nella mappa (allegata al parere della Regione) sono facilmente rilevabili le aree della città di Messina dove è necessario ed urgente intervenire per ripristinare gli habitat idonei alle specie da tutelare (direttiva habitat). Non occorre certo sottolineare che dal rispetto della natura e delle specie protette, deriva la sopravvivenza degli esseri umani sul Pianeta. Se di sviluppo sostenibile si parla, la priorità è l' attuazione delle opere di mitigazione. Solo successivamente di potrà parlare di edilizia sostenibile, ovvero integrata in tali ambienti. Non mancano di certo le tecnologie e le conoscenze tecniche più idonee al raggiungimento di tali obiettivi. Risultano pertanto scomposte ed inadeguate le urla al grido di “libera tutti” che giungono dai vari rappresentanti, soprattutto in una città in contrazione demografica dove nuove cubature avrebbero l'effetto di deprezzare il patrimonio immobiliare esistente , mentre la Messina necessità di nuova bellezza ambientale che migliorando la qualità di vita invece valorizza il patrimonio stesso. Non è un caso che il Prg sia stato già ampiamente riconosciuto come sovradimensionato.

Quello che emerge invece è che prioritario è il ripristino di quanto devastato ad oggi e giammai il libera tutti, si è già abusato oltre ogni decenza. Un modo per prendere coscienza di quanto è nel potenziale geomorfologico, paesaggistico e di interesse turistico ambientale, dunque economico.

Rivolgo un invito ai tecnici ed agli esperti che compongono la commissione Vinca comunale e regionale, al territorio ambiente regionale e comunale, affinché chiarisca e prenda le distanze da chi ritiene di poter ancora cementificare. La riqualificazione edilizia è altra cosa.

Chi ama protegge ed agevola lo sviluppo armonico di ogni cosa. Le città sono insieme di tutto questo e c'è poco da esultare. Si provveda a dare il via alla mitigazione, iniziando dal Torrente Pace, sito nell'omonima contrada della città di Messina.

L' invito sia colto anche nelle more dell' interrogazione parlamentare che stiamo avviando con alcuni parlamentari del Consiglio europeo.

*già portavoce dei Verdi Sicilia

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