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Dal patto dei paccheri all'aperitivo rinforzato, Picciolo gran cerimoniere del grande centro in cerca di gravità permanente

Attorno al “tavolino” anche due “new entry” di questa politica fluida delle sabbie mobili del Covid: l’ex presidente della Provincia Giuseppe Buzzanca e il responsabile del Gal Nebrodi Ciccio Calanna, da sempre la punta avanzata del Pd nelle zone nebroidee

Dopo il “patto dei paccheri” a Palermo, arriva “l’aperitivo rinforzato” di Messina. Al centro dell’incontro politico, questa volta al Bar Prestige, il vecchio Select di Via Cannizzaro, davanti ai piattini a base di noccioline e patatine, tartine e olive in salamoia, i due Poli Centristi della politica in Sicilia: Beppe Picciolo, nelle vesti di gran cerimoniere, e Roberto Lagalla, assessore alla Formazione della Regione, in predicato per la carica di sindaco di Palermo alle prossime amministrative. Ma se l’ex rettore di Palermo si è presentato all’appuntamento accompagnato dal segretario regionale del partito Repubblicano, Pietro Currò, componente del consiglio di amministrazione della Stamperia Braille dell’Unione Ciechi di Catania, a sorprendere per la “vista lunga” sono gli altri commensali invitati dal regista di Sicilia Futura, Beppe Picciolo, che si scalda per Palazzo Zanca, dopo l’annuncio del sindaco Cateno de Duca di dare la scalata a Palazzo d’Orléans al posto di Nello Musumeci.

Ad assaggiare le prelibatezze che un tempo confezionava il pluripremiato chef Porco, c’era l’assessore alla regione Daniela Baglieri, docente di economia aziendale dell’Università di Messina nonchè due “new entry” di questa politica fluida delle sabbie mobili del Covid: l’ex presidente della Provincia di Messina, il dietologo Giuseppe Buzzanca e il responsabile del Gal Nebrodi, ex commissario della Provincia, Ciccio Calanna, da sempre la punta avanzata del Pd nelle zone nebroidee. Ma contatti in corso sono anche con Placido Bramanti.

Metti un mezzogiorno a tavola, questi commensali e la base dell’accordo è fatto. Dopo una tappa della carovana all’hub in Fiera dei vaccini, la passerella si è sciolta per approfondire le tematiche in corso. E’ la nuova puntata del grande Centro in cerca di gravità permanente anche in riva allo Stretto, con la benedizione del “vescovo” di Agrigento Totò Cuffaro, che punta alla rinascita della Dc in Sicilia e il supporto del Cantiere Popolare di Saverio Romano, rappresentato a Messina dall’onorevole Roberto Corona.

L’occasione per l’incontro è stata data dalla presenza di Roberto Lagalla al centro hub in Fiera, in occasione dei primi vaccini ai maturandi delle scuole superiori. Restano però da appurare gli anticorpi verso una classe politica mutogena come un virus, che dalle sigle di Idea Sicilia, passa alle varianti messinesi di Sicilia Futura, lasciando aperto il Cantiere popolare della vecchia, cara Democrazia Cristiana. 

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