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Rispetto Messina, c'è movimento contro De Luca: Bisignano tra i promotori

Nasce un gruppo di iniziativa civica contro l'amministrazione ma i nomi restano ancora top secret. Il manifesto

Il nome, indicato nel documento programmatico, è di tutto… ”RispettoMessina”. Ma nell’annuncio, manca l’elenco e le firme dei promotori il movimento che dovrebbe contrastare l’uragano Cateno De Luca, uno dei primi sindaci d’Italia che ha annunciato, con anni di anticipo, la volontà di candidarsi alla Presidenza della Regione Sicilia per risanare  le manchevolezze di Nello Musumeci. Un tempo c’erano i cuoricini di Amo Messina, poi sono arrivati gli aquiloni di chi Messina la voleva sistemare dall’alto e poi quelli della rivoluzione peace, dal basso. Ora si chiede maggiore Rispetto per Messina. Ma chi sono questi innovatori? Per il momento non si ha la premura di dirlo: come se la rivoluzione etica fosse cosa carbonara. Eppure, dalle nebbie fitte, è filtrato il nome di uno dei promotori del movimento “RispettoMessina”, Michele Bisignano, classe 1948, noto da sempre al mondo della politica.

Ma chi è Michele Bisignano? E’ una vecchia conoscenza della politica messinese che da quarant’anni sparge riflessioni sulla meteorologia politica, un filosofo pensatore. Originario di Furnari, è fratello di Franco Bisignano, il deputato fantasma che candidatosi nelle liste dell’Msi nel 1976, stesso partito dal quale proviene Michele Bisignano, dopo quindici anni di battaglie legali si è visto riconoscere dall’Assemblea regionale siciliana stipendi e vitalizio arretrati a legislatura scaduta: non ha mai messo piede all’Ars. Il suo antagonista che invece ha raccolto 14.500 voti, Antonino Fede, ha frequentato l’Ars per cinque anni, nonostante non avesse residenza in Sicilia. Dall’Msi, Michele Bisignano si è spostato nel Pri di Aristide Gunnella e negli anni, prima di traslocarei ancora sotto le bandiere di Forza Italia, è diventato collezionista di incarichi di sottogoverno: tutti ricordano la sua presenza all’Eas, l’ente acquedotti siciliani in liquidazione, che aveva maturato un significativo contenzioso con l’Amam di Messina: tra le idee brillanti di Bisignano, prima che il contenzioso si chiudesse, l’idea di una società mista tra Amam e Eas in liquidazione.

Una presenza fugace anche all’Ente Fiera, prima di diventare assessore alle partecipate di palazzo dei Leoni sotto le ali di Nanni Ricevuto, Bisignano è diventato famoso  per una raccolta di firme delle quali si è reso protagonista l’allora capogruppo di Forza Italia al Comune di Messina. Sotto la sindacatura di Turi Leonardi, Capurro raccolse ben ventidue firme per fare nominare Bisignano presidente della società mista Feluca spa per la rete civica con la sorprendente motivazione di dare un sostegno a un disoccupato della politica. Con questi presupposti di rinascita è comprensibile la carbonara riservatezza dei promotori di “RispettoMessina”.

Confidiamo negli altri nominativi che si definiscono "cittadini e cittadine, che, pur nella pluralità di sensibilità politiche e culturali, sono accomunati dalla consapevolezza della assoluta insufficienza della attuale gestione politica-amministrativa della città di Messina e della città metropolitana".

Sotto accusa "una gestione che è anche causa dell'aggravamento del degrado in termini morali, etici, culturali e sociali dell'humus cittadino".

Il "manifesto" fa riferimento anche alla recessione economica,  alla migrazione giovanile, proponendosi di confrontarsi "su una idea di città sostenibile, cogliendo anche il segnale, fino ad ora parzialmente recepito, che ci viene dato da questa fase di emergenza, e che dovrebbe portare a ridisegnare modelli sociali e stili di vita. Un'idea di città che abbia una visione strategica nei suoi vari aspetti e che possa essere “proposta altra” rispetto al desolante quadroa ttuale, e che nasca da una interlocuzione con le tante realtà e gruppi che stanno sempre più assumendo il ruolo di quella resistenza ed opposizioni civica e civile, che deve divenire sistema e rete”.

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